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Mercoledì 13 Marzo
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Variante JN.1, attenzione a questi sintomi: colpiscono un organo ben preciso

Il Professor Marc Johnson, docente presso l'Università del Missouri (USA), ha spiegato che la variante JN.1 del Covid attacca soprattutto un organo specifico

Variante JN.1, attenzione a questi sintomi: colpiscono un organo ben preciso
coronavirus covid Foto Pixabay

Ecco in che modo può manifestarsi JN.1, la variante al momento più diffusa del Covid

Aumenta sempre di più in Italia il numero dei positivi al Covid, o meglio alla variante JN.1 che (insieme alle altre mutazioni Eris e Pirola) sta costringendo migliaia di persone al letto: l’ennesima trasformazione del coronavirus sta guastando le feste degli italiani e generando nuova apprensione tra la gente, sebbene ovviamente si tratti di una patologia molto meno grave rispetto alla sua primissima forma (quella di inizio pandemia, circa 700 morti al giorno). I sintomi di JN.1 sono simili a quelli di un’influenza “potenziata”, tuttavia essa si manifesta anche sotto forma di disturbi ad un organo ben preciso: ecco quale, come riportato dal quotidiano Daily Mail, e di cosa si tratta.

L’organo colpito da JN.1

Febbre, dolori muscolari, raffreddore, mal di gola, tosse: questi sono i sintomi più comuni del “nuovo Covid” ma c’è dell’altro. Il Professor Marc Johnson, virologo molecolare e docente di microbiologia molecolare e immunologia presso l’Università del Missouri (USA), ha condotto uno studio da cui emerge che ad avere “la peggio” in caso di contagio da JN.1 è l’intestino. Una delle idee è che la nuova variante JN.1 abbia modificato i suoi requisiti per entrare nelle cellule, forse per aggirare l’immunità vaccinale o delle infezioni precedenti, attaccando quindi l’apparato intestinale umano.

I sintomi di Jn.1

L’ultima ad essere apparsa nel mondo è la mutazione JN.1, al momento la più presente nei database di chi gestisce i positivi al Covid: il sintomo più forte, che quindi permette di capire di esser stati colpiti da questa variante in particolare, è il mal di gola intenso e persistente che sparisce solo dopo diversi giorni. Ci sono poi i “classici” congestione nasale, tosse persistente e mal di testa, la febbre invece potrebbe anche essere assente.

Come distinguere il Covid dall’influenza

Detto delle differenze tra le tre varianti Covid “più in voga del momento” c’è un solo modo, in via ufficiale, per capire se siamo stati colti dall’influenza o dal Covid: sottoporsi al tampone, sia in farmacia con il test fai da te. Nel caso in cui si risulti positivi al tampone è bene rimanere in casa, seguire la terapia farmacologica prescritta dal medico di fiducia e attendere la fine dei sintomi (di solito ci si negativizza nel giro di 7-10 giorni)

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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