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Martedì 12 Marzo
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Ictus, se riconosci subito questi sintomi puoi salvarti la vita

L’ictus colpisce molte persone e, se non porta alla morte, può avere delle conseguenze che si trascinano per tutta la vita. Il Dottor Patrick D. Lyden indica i 5 campanelli d'allarme che ci consentono di riconoscerlo in tempo

Ictus, se riconosci subito questi sintomi puoi salvarti la vita
Ictus, se riconosci subito questi sintomi puoi salvarti la vita. Fonte foto: pixabay.com

Ictus, la prevenzione è fondamentale

L’ictus colpisce molte persone e se non porta alla morte, le sue conseguenze possono trascinarsi per molto tempo, rendendo la persona che ne è stata colpita più o meno invalida. Per questo motivo, dunque – secondo quanto riportato da “LaStampa.it” – la prevenzione risulta essere fondamentale per salvare la propria vita e non solo.

Ictus, il parere dell’esperto

Stando a quanto riferito dal Dottor Patrick D. Lyden, cardiologo e neurologo del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles – come si legge su “LaStampa.it” – a proposito di ictus vi sono alcuni segnali che non vanno ignorati. Questi campanelli d’allarme, infatti, devono metterci in guardia e, nel caso in cui si riesca a riconoscerli in tempo, correndo subito ai ripari, si può evitare l’ictus o, almeno, limitarne i danni, salvandosi la vita.

Ictus, i sintomi da non sottovalutare

Come riportato da “LaStampa.it”, il Dottor Lyden ha svelato i 5 sintomi improvvisi che possono indicarci l’insorgenza di un ictus. Eccoli nel dettaglio:

  • La comparsa su un lato del corpo di un improvviso intorpidimento o un senso di debolezza al viso, al braccio o alla gamba.
  • Un senso di confusione che si presenta improvvisamente, unita a difficoltà nell’esprimersi o nel capire ciò che sta accadendo o che altri ci stanno comunicando.

  • Si può presentare un’improvvisa difficoltà visiva ad uno dei due occhi.

  • Un’improvvisa e grave difficoltà a camminare, unita ad un senso di vertigine e ad una perdita di equilibrio.

  • Un fortissimo e fulmineo mal di testa senza che vi sia una motivazione apparente che lo giustifichi.

Ictus, la pressione alta è il principale fattore di rischio

Quando si parla di ictus, esistono dei fattori di rischio ben precisi che possono favorirne la comparsa. A tal proposito, il Dottor Carlo Gandolfo, professore ordinario di Neurologia all’Università di Genova – intervenendo a “Ok-salute.it” – ha fatto chiarezza su questo tema. Tra i fattori di rischio di ictus, il principale è sicuramente quello legato all’ipertensione arteriosa: in tal senso, infatti, risulta scientificamente provato che ridurre la pressione arteriosa, anche se di poco, permette di abbassare del 40-50% il rischio di essere colpiti da un ictus. A qualsiasi età, anche per quanto riguarda le persone più anziane, la pressione non dovrebbe andare oltre i 140 di sistolica (massima) ed i 90 di distolica (minima). Inoltre, quando si avanza con gli anni la pressione tende ad aumentare e questo si spiega con fattori genetici o di natura ambientale. In ogni caso, è importante mantenere la pressione sanguigna entro certi limiti.

Come misurare correttamente la pressione?

Abbiamo sottolineato come la pressione alta rappresenti il principale fattore di rischio legato all’ictus. A questo punto, però, viene da porsi una domanda: come si misura correttamente la pressione? Innanzitutto la persona che sta controllando la propria pressione sanguigna deve restare necessariamente seduta e a riposo, non praticando alcuna attività fisica. Inoltre, non vanno assunte bevande che contengono caffeina nell’ora precedente alla misurazione e non si deve fumare nel quarto d’ora precedente alla stessa. Il braccio sul quale si effettua la misurazione va appoggiato ed il bracciale va posizionato all’altezza del cuore. Infine, occorre sottolineare come non abbia alcuna importanza la scelta del braccio utilizzato per misurare la pressione sanguigna.

Ictus, come ridurre i rischi?

Esiste un modo per ridurre i rischi di essere colpiti da Ictus? La risposta arriva dal Dottor Elio Agostoni, direttore della Neurologia e Stroke Unit dell’Ospedale Niguarda di Milano, il quale – come riportato da “Corriere.it” – ha sottolineato: “Vi sono molti studi che ci dicono che possiamo ridurre il rischio di ictus del 50% praticando regolarmente un’attività fisica di moderata intensità“. Agostoni, inoltre, ha evidenziato che anche una passeggiata quotidiana compiuta a passo sostenuto per circa 30 minuti può risultare sufficiente. Tutto ciò, infatti, ci permette di tenere sotto controllo quelli che risultano essere i principali fattori di rischio legati alla possibilità di essere colpiti da ictus. In tal senso, il riferimento è alla pressione alta, all’ipercolesterolemia e al diabete.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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