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Scarlattina e streptococco, boom di casi: ecco quando è necessario il ricovero

Scarlattina e streptococco, boom di casi: ecco quando è necessario il ricovero. I sintomi e come effettuare la diagnosi

Scarlattina e streptococco, boom di casi: ecco quando è necessario il ricovero
Scarlattina e streptococco, boom di casi ecco quando è necessario il ricovero (Foto Pixabay)

Scarlattina e streptococco, boom di casi: ecco quando è necessario il ricovero. I dettagli

I casi di streptococco e scarlattina sono in aumento e i pediatri da mesi hanno posto l’attenzione su questo tema. Scarlattina e streptococco preoccupano le autorità sanitarie, anche a livello internazionale, come riporta Rainews.it. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’Ufficio regionale dell’OMS hanno segnalato un aumento dei casi, dopo un periodo di ridotta incidenza osservato durante la pandemia di COVID-19. Leggi anche: Tumore della laringe: attenzione a questi 4 sintomi

Scarlattina e streptococco

La scarlattina è una malattia infettiva acuta e contagiosa. E’ dovuta ad un’infezione da batteri streptococchi beta-emolitici di gruppo A, il batterio che causa la scarlattina. In rari casi questi batteri possono causare un’infezione grave, si legge in una nota del ministero delle Salute. Andrea Lo Vecchio, presidente della Società italiana di infettivologia pediatrica, fa sapere che la cosa che preoccupa maggiormente è proprio l’aumento delle forme invasive, che causano manifestazioni molto serie.

I sintomi

I sintomi tipici comprendono la comparsa di macchioline rosse sul corpo, disturbo causato proprio dal rilascio di una tossina prodotta dal batterio. I bimbi tra i 2-8 anni sono i più colpiti. La trasmissione della scarlattina avviene tramite l’entrata in contatto con muco e saliva. Il batterio ha un’incubazione tra i 2-5 giorni. I primi segni sono faringite, malessere generale, febbre superiore a 38°C con ingrossamento dei linfonodi del collo. Possono esserci anche mal di testa e dolore addominale. La diagnosi si effettua essenzialmente con un tampone faringeo. L’antibiotico non va prescritto senza aver effettuato prima un tampone.

Le cure e quando è necessario il ricovero

Streptoccocco e scarlattina si curano facilmente con una terapia antibiotica prescritta dal pediatra. Può essere somministrato paracetamolo o ibuprofene nel caso in cui ci sia febbre elevata. In genere si consiglia di assumere molti liquidi e di riposare. Il ricovero in ospedale è necessario in caso di forme più aggressive e complicanze, come spiega Andrea Campana, responsabile della pediatria multispecialistica all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Lo streptococco può provocare shock tossico, polmoniti, otomasteiditi, ascessi peritonsillari, endocarditi, manifestazioni sistemiche ma anche malattie reumatiche e complicanze locali gravi.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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