Tumore al pancreas, finalmente arriva la nuova speranza: trovata una cura in grado di far regredire il cancro
Quand0 si parla di tumore al pancreas, inevitabilmente tutti gli italiani pensano alla recente scomparsa di Gianluca Vialli che contro questo cancro ha lottato per cinque anni, ma proprio perchè è difficile curarlo, alla fine non ce l’ha fatta. Una luce in fondo al tunnel arriva dagli Stati Uniti, dove dei ricercatori avrebbero scoperto una cura più efficace che combina l’utilizzo di farmaci contro il tumore in grado di attivare il sistema immunitario con l’azione delle cellule T e quelle chiamate “cellule mieloidi soppressori“. E’ quanto riporta Il Giornale.
Come funziona la nuova terapia
Le cellule soppressorie si espandono durante il tumore al pancreas, l’infiammazione e l’infezione sono in grado di inibire l’immunità antitumorali delle cellule T. I ricercatori spiegano che queste si accumulano nel sangue, nei linfonodi, nel midollo osseo e in tutte le parti dell’organismo dei pazienti colpiti dal cancro, bloccando le funzioni di immunità. La ricerca americana è stata pubblicata su “Nature Center” e dimostra che gli esperti sono riusciti a modificare il microambiente immunitario del tumore, utilizzando le risposte immunitarie nei tumori al pancreas dell’uomo ma anche dei topi, per studiare le possibili implicazioni delle terapie.
In un secondo momento sono stati bloccati vari meccanismi per bloccare il cancro del pancreas migliorando la risposta alle cure relative. Tecnicismi a parte, la nuova cura non è definitiva ma potrebbe far regredire il tumore, migliorando la sopravvivenza dei pazienti, di un 20% nella maggiorparte dei casi.
Le parole del prof Ronald DePinho
Una cura che ha fornito una risposta senza precedenti nei nostri modelli, così si è espresso il prof Ronald DePinho, uno degli autori della ricerca e docente di biologia del cancro. Un’altra grande e buona notizia è che si può trattare il tumore al pancreas con l’immunoterapia. Qualcosa di estremamente importante, visto che la terribile malattia viene diagnosticata spesso a stadio avanzato. La combinazione delle terapie ha migliorato il quadro nel 90% dei modelli studiati. Il team di ricerca sarebbe riuscito a far regredire la malattia, anche se non a guarirlo in materia definitiva. Come risponderà il corpo umano?
Come riportato da Il Messaggero, il prof Ronald DePinho ha sottolineato che i risultati dello studio sono incoraggianti “soprattutto considerando la mancanza di efficaci opzioni di immunoterapia nel cancro del pancreas“. Inoltre: “Prendendo di mira i meccanismi che intralciano la risposta immunitaria, diamo alle cellule T una possibilità di combattere contro questi tumori”.
Un vaccino contro il tumore al pancreas
Il cancro al pancreas è uno di quelli con la più alta mortalità. Il mondo della scienza è molto speranzoso di sconfiggere questo tipo di tumore, per questo motivo, 950mila euro del Pnrr saranno destinati alla produzione di un vaccino 2.0 a Dna per curarlo. Lo studio verrà effettuato in Italia, all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Il progetto si pone l’obiettivo di migliorare e commercializzare Eno3Pep per poterlo somministrare ai pazienti malati di tumore al pancreas. La strada è ancora lunga, il processo deve seguire quello previsto per i vaccini, con la speranza che alla fine possa avere l’autorizzazione dell’Aifa per la sperimentazione clinica.
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