Un semplice controllo del sangue potrebbe aiutare a identificare una malattia delle arterie e a ridurre il rischio di ictus e infarto

Un semplice controllo del sangue potrebbe aiutare a identificare una malattia delle arterie e a ridurre il rischio di ictus e infarto

I medici misurano la pressione sanguigna, i livelli di colesterolo e la glicemia, per monitorare la salute cardiovascolare. Tali misure possono aiutare a prevedere se una persona è a rischio di infarto o ictus. Non esiste invece un esame del sangue in grado di valutare con precisione il grado di restringimento delle arterie di una persona o il rischio di ostruzione. Un controllo del sangue potrebbe essere molto utile nella diagnosi di malattie cardiovascolari. I ricercatori hanno dimostrato che alti livelli di una specifica proteina circolante nel sangue rilevano con precisione un tipo grave di malattia arteriosa periferica che restringe le arterie delle gambe e può aumentare il rischio di infarto e ictus. Lo studio è stato pubblicato su Scientific Reports.

La ricerca

I ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis hanno dimostrato che alti livelli di una specifica proteina circolante nel sangue rilevano con precisione un tipo grave di malattia delle arterie periferiche che restringe le arterie delle gambe e può aumentare il rischio di infarto e ictus. La proteina, chiamata sintasi degli acidi grassi circolanti (cFAS), è un enzima che produce acidi grassi saturi. Fino a poco tempo, si pensava che l’acido grasso sintasi si trovasse solo all’interno delle cellule. Il nuovo studio suggerisce che l’acido grasso sintasi circola anche nel flusso sanguigno e può avere un ruolo importante nella formazione della placca caratteristica delle malattie cardiovascolari. Leggi anche: Torna l’influenza stagionale, ecco quanti casi sono previsti in inverno

La malattia delle arterie

Circa 12 milioni di persone negli Stati Uniti hanno una qualche forma di malattia delle arterie periferiche, un restringimento delle arterie nelle gambe, e circa 1 milione di questi pazienti sviluppa una forma grave chiamata ischemia cronica che minaccia gli arti. Questi pazienti sono spesso sottoposti a chirurgia vascolare per aprire le loro arterie periferiche nel tentativo di migliorare il flusso sanguigno alle gambe. Nei casi più gravi, potrebbe essere necessario che i pazienti subiscano l’amputazione della gamba malata. L’autore dello studio Mohamed A. Zayed,rofessore associato di chirurgia e radiologia ha dichiarato: “Perdono la capacità di camminare e circa la metà di loro muore entro i prossimi due anni. Dobbiamo identificare questi pazienti prima, in modo da poterli aiutare a trattarli in modo aggressivo molto prima nel decorso della malattia, come riporta sciencealert.com. Leggi anche Naso chiuso cronico collegato ai cambiamenti nell’attività cerebrale secondo un nuovo studio

I risultati

Zayed e i suoi colleghi hanno raccolto campioni di sangue da 87 pazienti prima di essere sottoposti a chirurgia vascolare per trattare l’ischemia cronica pericolosa per gli arti. I ricercatori hanno scoperto che i livelli di cFAS nel sangue erano associati indipendentemente alla malattia. Anche una diagnosi di diabete di tipo 2 e abitudine al fumo era fortemente e indipendentemente correlata con l’ischemia cronica pericolosa per gli arti. Quando tutti e tre questi fattori sono stati considerati insieme, è stato possibile prevedere la presenza della malattia con un’accuratezza dell’83%. I ricercatori pensano che il colesterolo LDL funge da veicolo di consegna per cFAS che quindi contribuisce alla formazione di placca nelle arterie in tutto il corpo.