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Vaccini, Oxfam-Emergency: “Venduti a prezzi esorbitanti, speculazione più grave della storia”

La denuncia di Emergency sui vaccini, venduti a prezzi troppo alti ai governi

Vaccini, Oxfam-Emergency: “Venduti a prezzi esorbitanti, speculazione più grave della storia”
La campagna vaccinale non decolla dopo l'introduzione del Green Pass - Foto Pixabay

Vaccini, Oxfam-Emergency: “Venduti a prezzi esorbitanti, speculazione più grave della storia”

Oxfam e Emergency denunciano in un nuovo dossier che i vaccini Pfizer/BioNTech e Moderna sono stati venduti agli Stati a 41 miliardi di dollari in più rispetto al loro costo di produzione. Queste sono le conseguenze dello strapotere delle case farmaceutiche che speculano sull’emergenza Covid andando ad aggravare la situazione economica degli stati più deboli. Leggi anche: Coronavirus, nuovo chiarimento del Governo sul Green Pass: tutti i dettagli

Denaro pubblico che non è più pubblico

Nell’acquisto delle dosi dei vaccini sono infatti i contribuenti a rimetterci. Per fare un esempio, il governo italiano avrebbe speso 4,1 miliardi di euro in più per comprare questi due vaccini, rispetto a quello che era stato stimato stando ai costi di produzione. Denaro pubblico che avrebbe potuto trovare un impiego molto più utile: aprire 40 mila nuovi posti di terapia intensiva, o immettere 49 mila medici nel Sistema Sanitario Nazionale. Lo stesso è successo anche ad altri stati europei che avrebbero potuto risparmiare fondi da destinare al rafforzamento della sanità. Leggi anche Coronavirus, protocollo sicurezza tamponi: raggiunto l’accordo per gli insegnanti non vaccinati

Una speculazione mondiale?

Nel nuovo report si stima che i vaccini siano stati venduti nel mondo da 4 a 24 volte il loro costo di produzione, con un guadagno esorbitante da parte dei colossi farmaceutici che detengono il brevetto della tecnologia mRNA. Questo implica che c’è una disparità nella disponibilità dei vaccini che dipende dalla ricchezza dei paesi, con il beneplacito delle nazioni più ricche, che assecondando i monopoli di Big Pharma. Sara Albiano, di Oxfam Italia, e Rossella Miccio, di Emergency, sono intervenute a favore della salute mondiale, denunciando questo fatto come uno dei casi di speculazione più gravi della storia. Un debole segnale positivo è stato lanciato da Pfizer/BioNTech che ha annunciato la produzione di 100 milioni di dosi in Sudafrica, ma si stima che avverrà solo nel 2022. Anche nel caso dell’iniziativa Covax, messo in piedi per facilitare l’accesso ai vaccini per i paesi in via di sviluppo, i vaccini sono stati fatti pagare in media 5 volte in più e con notevoli ritardi nell’arrivo dei lotti.Leggi anche Coronavirus, testato il nuovo vaccino contro le varianti: sarà in formato spray nasale

I prezzi dei vaccini sono destinati a salire

La speculazione non finisce qui, perché si prevede un rialzo ulteriore dei prezzi per i richiami che saranno imposti a causa delle varianti. Queste dosi potrebbero costare fino a 175 dollari a dose, ossia 148 volte in più rispetto a loro prezzo di produzione. Il sistema dei vaccini in questo caso è un cane che si morde la coda. L’unica via per uscirne sarebbe quella di trovare o consentire una cura alternativa al Covid, contemporaneamente alla condivisione dei brevetti dei vaccini.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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