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Domenica 16 Novembre
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Cambio d’orario abolito e ora legale attiva tutto l’anno in Italia: avviato l’iter

Ora legale permanente in Italia: perché la proposta sta tornando d’attualità e quali effetti avrebbe su consumi, salute e decisioni europee

Cambio d’orario abolito e ora legale attiva tutto l’anno in Italia: avviato l’iter
ora legale. Foto Wikimedia Commons

L’Italia valuta l’abolizione dell’ora solare e l’introduzione dell’ora legale tutto l’anno: il punto sulla questione

In Italia l’alternanza tra ora solare e ora legale è un’abitudine radicata da generazioni, un meccanismo che scandisce i mesi più luminosi e quelli invernali. Questa routine, però, potrebbe cambiare in modo definitivo: negli ultimi giorni, come riportato da IlGiornale.it, si è riacceso un dibattito che promette di modificare per sempre la gestione dell’orario nel nostro Paese. La novità riguarda la possibilità concreta di abolire l’ora solare e mantenere l’ora legale per dodici mesi l’anno, ipotesi che finora era rimasta confinata tra discussioni teoriche e proposte rimaste senza seguito. A riaprire il fronte è stata una petizione che ha raccolto un sostegno sorprendente:ecco cosa sta succedendo.

Iter e consultazioni

Contro ogni pronostico, e dopo anni di immobilismo, è stato ufficialmente avviato l’iter che potrebbe portare all’adozione dell’ora legale permanente. A rilanciare il tema è stata una petizione online promossa dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), da Consumerismo No Profit e dal deputato Andrea Barabotti, che ha superato le 350mila firme, numero sufficiente a rimettere in moto un processo fermo dal 2019. L’iter istituzionale potrebbe concludersi entro il 30 giugno 2026: solo allora, se il Parlamento darà il via libera, si passerà alla stesura formale di una proposta di legge. I promotori ricordano che già nel 2018 una consultazione europea aveva raccolto 4,6 milioni di partecipanti, con l’84% favorevole all’abolizione del cambio d’ora. Nel 2019 era arrivato anche il voto positivo del Parlamento Europeo, che aveva scelto di lasciare agli Stati membri la libertà di decidere (salvo poi lasciare la questione in sospeso). Ora cosa accadrà?

Risparmi e benefici

Il nuovo impulso politico è sostenuto anche da dati energetici e ambientali che rendono l’ipotesi dell’ora legale permanente particolarmente interessante. Secondo stime elaborate da Sima e Consumerismo, dal 2004 al 2025 il passaggio all’ora legale ha garantito risparmi complessivi pari a 2,3 miliardi di euro nelle bollette, grazie a un taglio dei consumi di oltre 12 miliardi di kWh e a una riduzione annua delle emissioni tra 160.000 e 200.000 tonnellate di CO₂. Con l’ora legale fissa per tutto l’anno, inoltre, il risparmio ulteriore potrebbe raggiungere 700 milioni di kWh l’anno e fino a 180 milioni di euro in costi energetici. Gli esperti evidenziano anche vantaggi sulla salute e sulla qualità della vita: il passaggio all’ora solare, difatti, altererebbe il ritmo circadiano mentre un orario stabile favorirebbe una migliore regolazione del sonno, oltre a stimolare consumi, turismo e sicurezza nelle ore serali. Il tema sarà discusso ufficialmente in Parlamento il 17 novembre.

Prospettive future e posizione dell’Unione Europea

Il dibattito non riguarda solo l’Italia perché diversi Paesi europei hanno già manifestato apertura verso l’abolizione definitiva del cambio d’ora. La Spagna, ad esempio, ha portato il tema a Bruxelles su richiesta del Premier Pedro Sánchez, segno che la questione potrebbe tornare presto nell’agenda comunitaria dopo anni di stallo. L’adozione dell’ora legale come unico riferimento orario in Italia comporterebbe un riallineamento con le direttive europee e un confronto con gli Stati vicini per evitare disomogeneità. Se la riforma dovesse andare avanti l’Italia sarebbe tra i primi a uniformare il ciclo annuale alla sola luce estiva, eliminando per sempre gli aggiustamenti stagionali.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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