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Reddito di cittadinanza, ecco l’app per scoprire se potete richiederlo

Ecco l'app per capire se si è idonei al reddito di cittadinanza: tutte le informazioni sul sussidio

Reddito di cittadinanza, ecco l’app per scoprire se potete richiederlo
Foto Money.it

Reddito di cittadinanza, potete richiederlo? Ecco l’app per scoprirlo

Il reddito di cittadinanza è finalmente arrivato: il provvedimento economico varato dal nuovo Governo targato M5S-Lega, dopo mesi di chiacchiere e polemiche, è ora a disposizione del popolo italiano che può richiederlo in ogni comune. Ma come fare per scoprire se si ha tutte le carte in regola per averlo? Nonostante la molta pubblicità fatta da Luigi Di Maio, ministro del lavoro e dello sviluppo e tra i promotori del sussidio economico per i più bisognosi, non c’è ancora molta chiarezza sulle cifre che si percepiranno e sui requisiti fondamentali per averlo. Niente paura: è in arrivo un’app che vi aiuterà a capire cosa e come fare per richiedere il reddito di cittadinanza.

Tutte le informazioni sull’app

Si chiama Reddito di Cittadinanza App ed è lo strumento che vi chiarirà tutti i dubbi al riguardo: scaricabile gratuitamente da App Store (per iPhone e iPad) e Google Play Store (smartphone e tablet Android), quest’app è nata da un’idea del Mobile and Fronted Developer Francesco Gatto. Come funziona? Basta rispondere a semplici domande che l’app vi farà, come l’ammontare del reddito ISEE, patrimonio immobiliare e finanziario, il reddito familiare, quanti veicoli e immobili si hanno ecc. Inserendo tutti i dati in maniera corretta saprete se siete idonei per ottenere il reddito di cittadinanza e quanto percepirete.

Altre info sul reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza sarà erogato su una speciale carta di pagamento elettronica emessa da Poste Italiane. La somma al suo interno, variabile a seconda dei casi, sarà utilizzabile unicamente per acquistare beni di consumo e farmaci e pagare bollette di utenze (acqua, luce, gas ecc.), affitti e mutui. Non sarà invece possibile utilizzare la RDC Card per fare acquisti online, giocare d’azzardo ed effettuare bonifici diversi da mutuo o affitto. Ogni mese è possibile prelevare (solo in Italia, non all’estero) una cifra equivalente a 100 euro moltiplicati per la scala di equivalenza che dipende dalla composizione del nucleo familiare. E attenzione: è importante spendere l’intera cifra mensile di cui disponete perché altrimenti l’importo non speso sarà decurtato del 20% nella mensilità successiva. Ogni sei mesi eventuali giacenze verranno azzerate. Tutte le informazioni anche sul sito ufficiale redditodicittadinanza.gov.it.

(Fonte App Reddito di Cittadinanza)

Il reddito di cittadinanza e il patto sul lavoro

Per ottenere il Reddito di cittadinanza è necessario rispettare alcune “condizionalità“ che riguardano l’immediata disponibilità al lavoro, l’adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale che può prevedere attività di servizio alla comunità, per la riqualificazione professionale o il completamento degli studi nonché altri impegni finalizzati all’inserimento nel mercato del lavoro e all’inclusione sociale. Al rispetto di queste condizioni sono tenuti i componenti del nucleo familiare maggiorenni, non occupati e che non frequentano un regolare corso di studi. Si noti che ai sensi dell’articolo 4, comma 15-ter, sono considerati disoccupati i lavoratori a basso reddito, ovvero i dipendenti con redditi da lavoro inferiori a 8.000 euro e i lavoratori autonomi con redditi inferiori a 4.800 euro.

Sono esclusi invece i beneficiari della Pensione di cittadinanza, i beneficiari del Reddito di cittadinanza pensionati o comunque di età pari o superiore a 65 anni, nonché i componenti con disabilità (fatta salva la possibilità per i componenti del nucleo familiare disabili di richiedere la volontaria adesione a un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale).

Possono essere esonerati in occasione della convocazione da parte dei Centri per l’impiego anche i componenti con carichi di cura legati alla presenza di soggetti minori di tre anni di età o di componenti del nucleo familiare con disabilità grave o non autosufficienti ovvero i frequentanti corsi di formazione e gli occupati a basso reddito,considerati disoccupati ai sensi dell’articolo 4, comma 15 ter.

(Fonte RedditodiCittadinanza.Gov.it)

Patto per il lavoro

Una volta avvenuta la convocazione, il beneficiario deve collaborare con l’operatore addetto alla redazione del bilancio delle competenze e rispettare gli impegni previsti nel Patto per il lavoro, tra i quali rientra quello di accettare almeno una di tre offerte di lavoro congrue (una in caso di rinnovo).

La congruità dell’offerta di lavoro viene definita sulla base di tre principi (art. 25 del decreto legislativo 150/2015):

  1. coerenza tra l’offerta di lavoro e le esperienze e competenze maturate;
  2. distanza del luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico;

  3. durata dello stato di disoccupazione.

Con riferimento alla durata di fruizione del Reddito di cittadinanza ed al numero di offerte rifiutate, il principio di cui al punto 2 come descritto dal DM n. 42 del 10 aprile 2018 viene integrato come segue:

  • nei primi dodici mesi di fruizione del beneficio è congrua un’offerta entro cento chilometri di distanza dalla residenza del beneficiario o comunque raggiungibile nel limite temporale massimo di cento minuti con i mezzi di trasporto pubblici, se si tratta di prima offerta,ovvero entro duecentocinquanta chilometri di distanza se si tratta di seconda offerta, ovvero, ovunque collocata nel territorio italiano se si tratta di terza offerta;

  • decorsi dodici mesi di fruizione del beneficio è congrua un’offerta entro duecentocinquanta chilometri di distanza dalla residenza del beneficiario nel caso si tratti di prima o seconda offerta, ovvero, ovunque collocata nel territorio italiano se si tratta di terza offerta;
  • In caso di rinnovo del beneficio è congrua un’offerta ovunque sia collocata nel territorio italiano anche nel caso si tratti di prima offerta.

Se nel nucleo familiare sono presenti persone con disabilità, la distanza non può eccedere i 100 chilometri dalla residenza del beneficiario sia per la terza offerta di lavoro che nel caso di rinnovo del beneficio.

Se nel nucleo familiare sono presenti figli minori – anche qualora i genitori siano legalmente separati – non operano le disposizioni previste in caso di rinnovo del beneficio. Inoltre, negli altri casi, con esclusivo riferimento alla terza offerta, l’offerta è congrua se non eccede la distanza di duecentocinquanta chilometri dalla residenza del beneficiario. Queste particolari deroghe operano solo nei primi ventiquattro mesi dall’inizio della fruizione del beneficio, anche in caso di rinnovo.

Fino al 31 dicembre 2021, chi ha stipulato il Patto per il lavoro con il Centro per l’Impiego o ha ottenuto le credenziali di accesso per la piattaforma tecnologica, ottiene l’assegno di ricollocazione da spendere presso i Centri per l’impiego o presso i soggetti accreditati, potendo così ottenere un servizio di assistenza intensiva nella ricerca del lavoro.

(Fonte RedditodiCittadinanza.Gov.it)

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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