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Mercoledì 13 Marzo
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Scatta l’allarme per 400 applicazioni: fate attenzione, “Rubano i dati di accesso”. Ecco come

Meta, l'azienda proprietaria di Facebook, ha scovato una serie di programmi tramite cui i malware rubavano dati sensibili agli utenti: ecco cosa è successo

Scatta l’allarme per 400 applicazioni: fate attenzione, “Rubano i dati di accesso”. Ecco come
Foto PixaBay.com

Scovate 400 applicazioni che rubavano dati sensibili agli utenti, ecco cosa si può fare per non essere “truffati”

Sono tantissimi i tipi di truffe che ogni giorno circolano sul web e che vedono protagonisti hacker pronti a rubare dati sensibili o denaro alle malcapitate vittime. Alcune sono semplici da evitare (anche se non è lo stesso per le persone anziane o meno esperte di tecnologia), altre più complicate e alcune addirittura impossibili. Quest’ultimo caso riguarda i malware o i malintenzionati che sfruttano i processi informatici più innocenti, come ad esempio l’accesso a determinati siti o app tramite Facebook invece che registrandosi con una mail a quel sito. Ebbene, dietro questa pratica sono state scovate ben 400 applicazioni che rubano dati sensibili agli utenti. Ecco cosa ha dichiarato la stessa Meta, azienda proprietaria di Facebook.

Pericolo per gli utenti

Il classico “Accedi con Facebook” ad un sito per cui non ci si vuole registrare (per motivi personali o per non perdere tempo) può nascondere in realtà delle insidie pericolose; Meta ha individuato e bloccato almeno 400 app, di vario genere, che permettono di entrare tramite il log-in flash di Facebook ma in realtà raccolgono i dati e li rubano. Il rischio, in questo caso, è che qualcuno possa utilizzare queste informazioni sensibili senza il consenso dei diretti interessati (non per rubare soldi). Si tratta di programmi disponibili sia nel Play Store (Android) che nell’App Store (iPhone) e che sono stati rimossi.

I suggerimenti di Meta

Data l’impossibilità di scoprire in anticipo cosa può accadere effettuando l’accesso ai vari siti tramite Facebook, Meta suggerisce a tutti gli utenti di cambiare la password e sceglierne una “forte” (con più di otto caratteri e composta da lettere maiuscole, minuscole, numeri e simboli). Un’altra mossa intelligente è quella di attivare l’autenticazione a due fattori e di consentire le notifiche interne, che informano di ogni tentativo di accesso sospetto all’account.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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