
Coronavirus, il lockdown ha anche effetti sismici
Il Coronavirus ha costretto tantissimi Paesi nel mondo ad assumere misure drastiche, finalizzate a limitare il contagio. Per questo motivo, dunque, in molte grandi città si è arrivati a sospendere gran parte delle attività umane, dai trasporti alla produzioni industriale, ponendo in essere quello che abbiamo imparato a conoscere con il nome di “Lockdown“. Il tal senso – come riportato da “Meteo.ansa.it” – tutto ciò sta avendo degli effetti anche dal punto di vista sismico.
Significativo calo delle vibrazioni sismiche
Per via dei diffusi lockdown che stanno caratterizzando molte città nel mondo – come riportato da “Meteo.ansa.it” – i sismografi stanno evidenziando un sensibile calo delle vibrazioni sismiche sulla superficie terrestre. In altre parole, prima della fase di lockdown, le attività umane producevano un “rumore di fondo” provocato dalle moltissime vibrazioni e oscillazioni che erano a carico della superficie terrestre. Ora tali vibrazioni e oscillazioni si sono ridotte in modo significativo.
In questa fase è possibile studiare in modo approfondito le dinamiche della crosta terrestre
Dunque, in questa fase che potremmo definire di “quiete”, vi è la possibilità di studiare in modo piuttosto approfondito le dinamiche che regolano la crosta terrestre. Tutto ciò è possibile grazie alla rilevazioni di eventi sismici naturali che si verificano con un’intensità minore, ad una maggiore profondità.
I ricercatori stanno provocando ad approfittare di questo periodo di quiete
Come riportato da “Meteo.ansa.it”, Andy Frassetto, sismologo dell’Incorporated Research Institutions for Seismology, ha spiegato i ricercatori di tutto il mondo stanno provando ad approfittare di questo periodo di cosiddetta quiete per realizzare delle approfondite analisi sui segnali che ci stanno giungendo dalla crosta terrestre, con l’obiettivo di scoprire qualcosa in più su tutto ciò che riguarda i terremoto e i vulcani.
Riduzione vibrazioni sismiche si realizza brevemente solo a Natale
Come spiegato dal sismologo Thomas Lecocq, dell’Osservatorio Reale del Belgio a Bruxelles, generalmente una riduzione delle vibrazioni sismiche sulla superficie terrestre – dovuta ad una riduzione dell’attività umana (come ad esempio quella legata ai trasporti) – si manifesta solo brevemente a Natale. Al pari degli eventi naturali come i terremoti, anche le vibrazioni causate dai veicoli in movimento e dai macchinari industriali possono determinare delle vibrazioni: chiaramente gli effetti dei singoli movimenti possono risultare molti piccoli, ma insieme producono un rumore di fondo che compromette in qualche modo la capacità dei sismologi di rilevare altri segnali che si verificano alla stessa frequenza.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.