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Terremoto Mar Adriatico di magnitudo 4.7, Carlo Doglioni (INGV) spiega: “Ci aspettiamo…”

Cosa succederà nel nostro Paese dopo il forte terremoto di stamattina di magnitudo 4.7? Lo scenario del Presidente INGV Carlo Doglioni

Terremoto Mar Adriatico di magnitudo 4.7, Carlo Doglioni (INGV) spiega: “Ci aspettiamo…”
Sismografo: immagine ansa.it

Carlo Doglioni, Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha spiegato cosa potrebbe accadere in Italia dopo il forte terremoto di stamattina

Alle ore 10.23 di oggi, venerdì 23 febbraio 2024, un forte terremoto di magnitudo 4.7 si è verificato al largo del Mar Adriatico Meridionale, ipocentro profondo 18 chilometri ed epicentro localizzato a Est della Puglia (più vicino alle coste del Montenegro che a quelle italiane), scossa avvertita in zone come Bari e Brindisi. Il sisma, seppur non abbia provocato conseguenze nel nostro Paese né allarmi tsunami, ha comunque attirato l’attenzione dei sismologi per ciò che potrebbe scaturire da questo notevole evento sismico. Ecco cosa ha previsto il Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Carlo Doglioni, come riferito a IlMessaggero.it.

Lo scenario di Doglioni

Con un terremoto di magnitudo 4.7 – ha spiegato l’esperto – ci aspettiamo delle scosse di assestamento, chiamate anche ‘aftershock’, di magnitudo sicuramente inferiore. In ogni caso un terremoto con ipocentro profondo 18 chilometri non è in grado di rompere il fondo mare o di generare grandi eventi, da qui il fatto che non c’è alcun allarme tsunami o altro fenomeno pericoloso, anche per via della ‘bassa’ magnitudo del terremoto“. In sostanza il territorio pugliese, e anche limitrofo, potrebbe essere coinvolto da una serie di terremoti di assestamento che però non devono allarmare i residenti.

Le altre scosse in Italia

Nella giornata odierna, inoltre, l’INGV ha rilevato in Italia alle ore 14.04 una scossa di magnitudo 2.3 con epicentro a Langhirano, in provincia di Parma, ipocentro a 21 chilometri di profondità, evento sismico avvenuto a 20 km da Parma, 33 km da Reggio Emilia, 55 km da Carpi e 56 km da Modena, prosecuzione dello sciame sismico che da diversi giorni interessa la zona del parmense.

 

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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