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Mercoledì 13 Marzo
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Ecco come si è formato il buco nero al centro della Via Lattea: tutti i dettagli su Sagittarius A*

Un team di ricercatori italo-francese ha scoperto l'origine del gigantesco buco nero Sagittarius A*: tutti i dettagli su come si è formato

Ecco come si è formato il buco nero al centro della Via Lattea: tutti i dettagli su Sagittarius A*
Foto PixaBay.com

Ecco come si è formato il buco nero al centro della Via Lattea: tutti i dettagli su Sagittarius A*

Da anni gli astronomi studiano Sagittarius A* (Sgr A*), il gigantesco e misterioso buco nero dall’origine sconosciuta che si trova al centro della Via Lattea, con l’obiettivo di scoprire come si sia formato. Ebbene, un team di ricercatori italo-francesi ha trovato la risposta: il loro studio, pubblicato sulla rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society”, dimostra come l’enormità di questo buco nero sia data dall’aggregazione di ben 400 buchi neri più piccoli e leggeri che orbitando hanno perso energia fino a fondersi e formare un corpo unico grandissimo. UN TEAM DI SCIENZIATI CERCA VITA ALIENA TRAMITE UNA CHIMICA SCONOSCIUTA: ECCO COME

I dettagli su Sagittarius A*

Il team coordinato dal Prof. Roberto Capuzzo Dolcetta del Dipartimento di Fisica dell’Università “La Sapienza” di Roma, in collaborazione con la “École Normale Supérieure” di Parigi, ha condotto uno studio basato su simulazioni all’avanguardia e ha scoperto perché Sagittarius A* (situata, appunto, nella costellazione del Sagittario) sia una sorgente radio così intensa: misurando i movimenti delle stelle nella regione centrale della nostra galassia si è evinto, come anticipato, che la sua forza è data dalla fusione di 400 buchi neri che nel tempo hanno contribuito alla formazione del classico Supermassive Black Hole. MARTE, IL ROVER PERSEVERANCE CERCA TRACCE DI VITA ALIENA IN UN LAGO: ECCO COME

Le parole dei ricercatori

Mentre l’origine dei cosiddetti buchi neri stellari – fanno sapere gli scienziati che hanno condotto lo studio – ha una spiegazione fisica ormai accertata perché sono ciò che resta di stelle massicce ormai spente, la formazione dei buchi neri supermassicci è ancora incerta. La nostra ipotesi  è che siano il frutto della rapidissima aggregazione, tramite collisioni successive, di un gruppo di buchi neri più leggeri trasportati al centro della Via Lattea dagli ammassi stellari che li ospitavano e che, orbitando, hanno perso progressivamente energia”. ASTEROIDE ENORME SORVOLA LA TERRA, ECCO COSA É SUCCESSO

Cosa succederà alla Terra e al Sistema Solare quando il Sole si spegnerà? Ecco i pianeti che moriranno

Tra circa cinque miliardi di anni il Sole passerà dall’essere una stella nana gialla a una gigante rossa: questo significa che lo stesso corpo celeste che ora garantisce la vita sulla Terra muterà e arriverà a inghiottire il nostro pianeta. Ammesso che ci sono dei forti dubbi sul fatto che il mondo che popoliamo sarà ancora abitato tra così tanto tempo, sembra appurato che prima o poi la Terra sparirà dal Sistema Solare a causa delle temperature elevatissime, generate dal Sole, che si abbatteranno su di essa. E tra l’altro questa non sarà l’unica conseguenza per il nostro Sistema Solare, come riportato da Focus.it. 

Cosa accadrà al Sistema Solare

Secondo studi scientifici tra circa cinque miliardi di anni, dunque, il Sole si trasformerà e inghiottirà Venere, Mercurio e la Terra: questa mutazione diminuirà drasticamente la massa della stella, causando la sua espulsione dal Sistema Solare. A quel punto nel nostro Sistema Solare la situazione resterebbe “stabile” fin quando Giove e Saturno genereranno delle perturbazioni nell’orbita di Urano in grado di espellere anche quel pianeta. Questo senza considerare esopianeti o stelle che potrebbero avvicinarsi al “nuovo Sole”, che passerà da gigante rossa a nana gialla. Man mano però tutti i pianeti che “dipendevano” dalla nostra stella madre diverranno gelidi e tra ancor più miliardi di anni il Sole si convertirà da nana gialla in nana nera, segnando la fine di tutto.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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