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Venerdì 15 Marzo
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Scoperto un pianeta a 1.200 anni luce dalla Terra: “Ha la stessa…”. Ecco tutti i dettagli

Scoperto un esopianeta molto particolare, avvistato con i telescopi NASA: tutti i dettagli

Scoperto un pianeta a 1.200 anni luce dalla Terra: “Ha la stessa…”. Ecco tutti i dettagli
Foto Wikimedia Commons

Grande scoperta quella effettuata da un team di ricercatori internazionali: tutti i dettagli

Nuova importante scoperta astronomica: un team di ricerca internazionale composto dagli scienziati dell’Università di Liegi (Belgio), dell’Osservatorio di Oukaimeden (Marocco), del Massachusetts Institute of Techonology (Stati Uniti), dell’Istituto di Astrofisica delle Canarie e di altri centri sparsi per il mondo, hanno individuato un esopianeta finora mai rintracciato nello spazio. Si tratta, appunto, di una stella extrasolare chiamata WASP-193b, densa come lo zucchero filato (dunque leggerissima) come se ci fosse una gigantesca nuvola nell’Universo. Ecco tutti i dettagli su questo pianeta e come è stato trovato, come riportato su ArXiv.

I dettagli sul nuovo pianeta

WASP-193b è stato localizzato tramite i telescopi TRAPPIST-South da 0,6 metri, lo SPECULOOS-South da 1,0 metri e il “cacciatore di pianeti” Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA: esso si trova a 1200 metri dalla Terra e, come specificato, ha una densità pari a 0,059 +\- 0,014 grammi per centimetro cubo. Quella del nostro pianeta è di 5,51 grammi per cm³, il che la dice lunga su quanto sia leggera l’atmosfera di WASP-193b, che si ipotizza sia composta da idrogeno, elio e metano.

Altre caratteristiche

Stando ai primi calcoli WASP-193b dovrebbe avere circa 6 miliardi di anni (leggermente più “vecchio” del Sole) e compiere un’orbita completa attorno alla sua stella in soli 6,25 giorni. A causa della temperatura elevatissima, del vento solare e di altri fenomeni legati alla vicinanza con il suo “Sole”, non è chiaro come questo esopianeta abbia resistito così tanto avendo un’atmosfera così leggera e particolare. Seguiranno aggiornamenti più approfonditi, resta il fatto che si tratta di una scoperta assai rilevante per lo studio di ciò che c’è al di fuori della Terra.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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