
Aggiornamento GFS12z: Tempo più dinamico, freddo e nevicate dopo l’Epifania

Configurazione sinottica prevista dall’emissione 12z di GFS per Mercoledi 8 Gennaio 2017. si evidenzia la tendenza dell’alta pressione di puntare i paesi Scandinavi favorendo la discesa di una corposa irruzione fredda dai quadranti settentrionali sulla Penisola Italiana.
Aggiornamento GFS12z: Artico e Atlantico si danno appuntamento sul Mediterraneo. Da vari aggiornamenti le emissioni modellistiche del modello Americano GFS intravedono la possibilità che per i primi giorni del nuovo anno la circolazione europea subisca un drastico cambiamento, ciò appare specialmente se andiamo a vedere la tendenza nel medio lungo termine per i giorni appena dopo l’Epifania. Ove si evidenzia una zona di alta pressione posizionata sul Nord Europa e sulla Scandinavia, veicolare aria fredda dai quadranti orientali sul Nord Italia, sino che essa vada ad interagire con masse d’aria più miti atlantiche provenienti da ovest. Questa, si tratta di una delle più classiche e favorevoli configurazioni che possono apportare Maltempo invernale sulla nostra penisola, con neve sino in pianura al nord e su parte delle regioni centrali, poichè da una parte abbiamo un corposo afflusso di aria fredda, dall’altra un tunneling che dal Basso Atlantico arriva sin verso il Mediterraneo, ove le perturbazioni in questo caso avrebbero la strada spianata per entrare, senza essere ostacolate da alte pressioni invadenti.
Partendo dall’inizio, abbiamo già detto come la circolazione tendi a cambiare già per i primi giorni del mese, grazie ad un rinforzo ed ad uno slittamento della sede altopressoria facente parte dell’anticiclone delle Azzorre verso l’area nord Atlantica, questo cambio di circolazione in Atlantico va a favorire l’interruzione delle miti correnti occidentali che sino ad ora hanno provocato una persistente ingerenza anticiclonica in sede Europa, favorendo la discesa verso sud di masse d’aria più fredde di origine artico marittima.E proprio fra questa discesa verso sud di masse d’aria fredda che andrà favorendo l’organizzazione di un passaggio frontale di una saccatura disposta con asse nordest-sudovest verso la Penisola Iberica, splittando sin verso il vicino Atlantico. Questo particolare asse che assumerà questa saccatura favorirà la spinta e il transito sulla nostra penisola di un vasto corridoio di umide correnti occidentali, che determineranno il ritorno delle piogge da Lunedi 2 e Martedi 3 Gennaio , specie fra Levante Ligure e la Toscana, per poi andando spostandosi gradualmente verso le regioni centrali nei giorni successivi.
Si tratterà in ogni caso molto probabilmente di fenomeni in prevalenza di debole intensità, poichè il blocco altopressorio nord Atlantico andrà cedendo quasi subito spanciando immediatamente verso l‘europa centro occidentale determinandone un veloce indebolimento. Attorno all’Epifania però, come mostra l’aggiornamento 12z del modello Americano, partirebbe una nuova pulsazione Atlantica che gradualmente punterebbe la Penisola Scandinava, a questo punto la massa d’aria fredda che è andata accumulandosi durante la dinamica atmosferica avvenuta i primi giorni di Gennaio ad est, avrebbe modo di scendere verso il Mediterraneo, ove le temperature calerebbero drasticamente. Se in caso avvenisse questa dinamica, la cui percentuale di realizzazione rimane ancora molto bassa, sia per la rarità di essa che per la distanza che ci separa, allora è molto probabile che si potrebbe avere una successiva interazione Atlantica, in quanto le velocità zonali andrebbero calando favorendone un abbassamento della corrente a getto polare ove scorrono normalmente le perturbazioni, che si troverebbe scorrere sul Basso Atlantico.
Articolo a cura di Maurizio Signani.