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ALLUVIONE POLESINE: il 14 novembre 1951 il Po esondava fra Occhiobello e Canaro

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centro meteo italiano

Sono passati 67 anni dalla tremenda alluvione che sommerse il Polesine: 100 le vittime e oltre 180mila sfollati per l’esondazione del Po.

Il 14 novembre 1951 il Po esondò provocando una delle alluvioni più catastrofiche della storia recente del nostro Paese. Fonte: agenziacomunica.net

Esattamente 67 anni fa iniziava una delle più catastrofiche esondazioni del Po

Ricorre esattamente oggi, 14 novembre, l’anniversario di una delle più grandi catastrofi idrogeologiche nella storia più recente dell’Italia, ovvero l’alluvione del Polesine. Sono passati 67 anni da quel 14 novembre 1951, quando il Po in piena ruppe gli argini tra Occhiobello e Canaro, due piccoli paesi in provincia di Rovigo, in seguito a precipitazioni a tratti torrenziali che avevano caratterizzato le due settimane precedenti al Nord Italia. Le vittime accertate furono quasi un centinaio, mentre furono più di 180mila le persone rimaste sfollate in seguito a questa terrebile alluvione che sommerse tutta la zona del Polesine.

Alluvione del Polesine: le cause del disastro

Una serie di coincidenze furono alla base di questa terrebile alluvione che interessò il Polesine: in particolare, a livello naturale, vi fu la sovrapposizione dell’onda di piena del Po tra il bacino principale e i suoi affluenti, sia alpini che appenninici. Una delle cause poi è sicuramente il fortissimo vento di scirocco, il quale creò una differenza fino a 30 cm nell’altezza dell’acqua tra la sponda destra e quella sinistra. Ad aggravare la situazione però vi fu anche la mancata preallerta da parte degli enti pubblici che invece salvò la zona del mantovano, dove comunque la piena del Po fu di minore entità. Nel Polesine invece, nelle prime ore del 14 novembre 1951, gli abitanti tentaro in extremis di provvedere al contenimento del Po in piena, riuscendoci in parte nel tratto tra Melara a Stienta, mentre da Occhiobello il fiume ruppe gli argini soprattutto sul versante veneto, provocando l’alluvione.

Il 52% del Polesine fu sommerso dall’acqua

Il forte scirocco che spirò in quelle ore non “spinse” solo l’acqua verso le sponde venete del Po: infatti anche il livello dell’Adriatico settentrionale salì con una marea a Venezia che toccò i 151 cm, facendo in modo che l’onda di marea non potesse sfociare nel mare senza problemi. Le prime tracimazioni del Po avvennero già nella mattinata del 14 novembre 1951, mentre il vero e proprio cedimento dell’argine, in tre settori, avvenne in serata in maniera quasi contemporanea, provocando quindi l’alluvione che interessò il Polesine. La portata complessiva delle rotte si stima che possa essere stata dell’ordine dei 7.000 m³/s, quasi i due terzi della portata complessiva del Po in quel momento: il 52% del Polesine fu sommerso dall’acqua delle alluvione, soprattutto nella provincia di Rovigo ma anche in quella di Venezia.

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