Piogge e rovesci in atto su una parte del Paese
Le condizioni meteo all’interno della nostra Penisola si rivelano mediamente perturbate, con piogge e rovesci che si estendono non solo su alcune delle aree più meridionali dello stivale per cui la Protezione Civile già ieri aveva diffuso un’allerta valida per oggi, ma anche, in queste ore, sul medio versante adriatico dove la neve scende fino a quote collinari e più precisamente sui 600/800 metri. Le temperature, in questo contesto, subiscono una diminuzione rispetto ai valori registrati nelle precedenti 24 ore a causa dell’afflusso di correnti più fredde di stampo artico marittimo sul Mediterraneo centrale.
Tempo variabile nei prossimi giorni
Le condizioni meteo risulteranno piuttosto variabili da qui a Capodanno. Al netto di un relativo miglioramento atteso per domani mercoledì 31 dicembre, un nuovo peggioramento, di stampo questa volta polare marittimo, sembra poter interessare l’Italia per giovedì 1° gennaio, con piogge e rovesci in transito soprattutto sul medio Tirreno. Maltempo che, entro venerdì 2, potrebbe investire anche la Campania, con occasionali sconfinamenti lungo il versante adriatico, ma con temperature in leggero aumento al centro-sud, a causa della matrice d’aria relativamente più mite.
Anticiclone debole, ma il maltempo non ne approfitta nei primi di Gennaio
L’Alta pressione resta debole sul Mediterraneo centrale per i primi giorni di gennaio, ma le correnti più fredde e instabili non sembrano approfittare in maniera determinata di questa situazione stando a quanto prospettano i principali centri di calcolo. Mancano affondi incisivi, con il risultato che il maltempo rimarrà spesso circoscritto ad alcuni settori del nostro Paese, mentre le temperature si attesteranno si su valori tutto sommato invernali, ma senza eccessi.
Più freddo per l’Epifania?
Diverso è invece il discorso per il giorno dell’Epifania, stando almeno alle attuali proiezioni modellistiche dei principali centri di calcolo, quando il centro-nord del Paese potrebbe assistere ad un calo più consistente delle temperature che, a quel punto, potranno attestarsi su valori inferiori alla media di riferimento di alcuni gradi e con maltempo e neve, pertanto, quantomeno in montagna. Tuttavia, la distanza temporale impone l’utilizzo del condizionale: trattandosi questa di una tendenza, essa è ancora soggetta a variazioni anche radicali. Vi invitiamo pertanto a seguire i prossimi aggiornamenti sul nostro sito.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali e iscritto al corso di laurea magistrale in Politiche per la Sicurezza Globale: Ambiente, Energia e Conflitti. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.
