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Mercoledì 13 Marzo
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Allerta alimentare, residui di farmaci nella carne di manzo: citata in giudizio una nota catena di distribuzione

Secondo gli accusatori, esisterebbero prove inconfutabili sulla presenza di carne pubblicizzata in maniera ingannevole sugli scaffali di Whole Foods

Allerta alimentare, residui di farmaci nella carne di manzo: citata in giudizio una nota catena di distribuzione
Allerta alimentare, scoperta una frode in commercio che riguarda la carne di manzo (foto Pixabay)

La nota catena di distribuzione acquisita da Amazon è stata citata in giudizio per frode alimentare

La nota catena di distribuzione recentemente acquisita da Amazon, Whole Food, è finita nel mirino di alcuni consumatori e dell’organizzazione Farm Forward per pubblicità ingannevole. Infatti si è scoperto che Whole Food avrebbe propagandato la propria carne come priva di antibiotici e venduta come “biologica”, pur non essendo affatto così. Gli accusatori, infatti, avrebbero dimostrato che la carne di manzo in questione conterrebbe residui di farmaci.

Cosa si è scoperto

Ecco il motivo per cui, la stessa catena di distribuzione, è stata accusata di “pubblicità ingannevole” e citata in giudizio. I test che avrebbero smascherato la presunta frode commerciale, sono stati promossi proprio da Farm Forward lo scorso aprile, quando fu rilevata la presenza di residui di un antibiotico impiegato per promuovere la crescita dei bovini. A confermare la presenza nella carne di residui di farmaci è stato anche uno studio in peer-reviewed pubblicato su Science.

Le accuse a Whole Foods

A quanto pare, secondo quanto affermato da Farm Forward: negli allevamenti intensivi dei bovini dai quali poi viene prodotta la carne venduta da Whole Foods, gli animali vivrebbero in condizioni tali da dipendere dagli antibiotici per garantirsi la sopravvivenza. La catena di distribuzione acquisita da Amazon ha contrastato questa tesi sostenendo che da oltre quarant’anni tutti gli animali nella sua catena di approvvigionamento vengono allevati senza il ricorso ad antibiotici.

Una piaga che riguarderebbe l’intero settore

Secondo gli accusatori, esisterebbero delle prove inconfutabili che dimostrerebbero, non solo la presenza di carne pubblicizzata in maniera ingannevole sugli scaffali di Whole Foods, ma che questa piaga riguarderebbe tutto il settore relativo al commercio di carne di manzo e non solo. Insomma, Whole Foods avrebbe tratto profitto ingannando i consumatori, come ha confermato anche Andrew deCoriolis, direttore esecutivo di Farm Forward. Secondo un sondaggio diffuso da Farm Forward, il 75% dei consumatori sarebbe ben disposto a fare un sacrificio economico e spendere qualche dollaro in più per acquistare carne senza antibiotici. Whole Foods è stata citata in giudizio affinchè risarcisca i consumatori per averli ingannati.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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