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Allerta peste suina, nuova ordinanza dei ministri Patuanelli-Speranza, tutti i dettagli

Allerta peste suina in Italia: nuova ordinanza dei minsitri Speranza e Patuanelli. In arrivo questi divieti

Allerta peste suina, nuova ordinanza dei ministri Patuanelli-Speranza, tutti i dettagli
Coronavirus, l'annuncio di Roberto Speranza sulla quarta dose: "A marzo ci sarà quella per gli immunodepressi, poi dovremo valutare..." - Foto Ansa

Allerta peste suina, nuova ordinanza dei ministri Patuanelli-Speranza. Le novità

I ministri Patuanelli-Speranza hanno firmato una nuova ordinanza per frenare l’epidemia di peste suina nei territori colpiti in Italia. Ne parlavamo da giorni e nelle ultime ore è arrivato il provvedimento da parte del governo. L’ordinanza produce effetti dalla data di adozione e le disposizioni sono efficaci per 6 mesi a decorrere da tale data. Si legge che le disposizioni si applicano anche alle regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, come riportato da Leggo.it. Tra le tante cose, è vietata la caccia nella zona stabilita come infetta da Peste suina Africana. Di seguito tutti i dettagli.

I divieti

Si tratta in particolare di 114 Comuni: 78 in Piemonte e 36 in Liguria. In questi comuni sono vietate le attività venatorie di qualsiasi tipo. È ammessa la caccia di selezione al cinghiale come strumento per ridurre la popolazione in eccesso e rafforzare la rete di monitoraggio sulla presenza del virus se autorizzata dai servizi regionali competenti. In queste zone vietate anche la raccolta dei funghi e tartufi, la pesca, il trekking, il mountain bike e le altre attività di interazione coi cinghiali infetti. Leggi anche: Variante Omicron, ecco quali mascherine usare

Tra i divieti c’è anche la pesca

In queste zone oltre alla caccia sono vietate quindi la raccolta dei funghi e dei tartufi, la pesca, il trekking, il mountain biking e le altre attività di interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti o potenzialmente infetti. In Italia sono soprattutto due le regioni maggiormente interessate dalla peste suina, il Piemonte e la Liguria. I casi di peste suina africana (Psa) riscontrati nei giorni scorsi in alcuni cinghiali tra Piemonte e Liguria hanno attivato misure precauzionali alle frontiere di Svizzera, Kuwait e in Oriente (Cina, Giappone e Taiwan) dove è stato stabilito uno stop temporaneo all’import di carni e salumi made in Italy. Lo ha annunciato Confagricoltura.

L’allerta della Cia

Secondo la  Cia-Agricoltori Italiani, un problema di ordine sanitario rischia di provocare un danno irreparabile per il tessuto produttivo ed economico legato alla filiera suinicola. La confederazione agricola ribadisce che le misure di bio-sicurezza degli allevamenti italiani hanno standard molto elevati, che verranno ulteriormente rafforzate nelle prossime settimane per tutelare le aziende zootecniche. Per ora non c’è alcun caso di contaminazione della popolazione suina, ma la Cia chiede alle istituzioni di mantenere alto il livello di allerta.

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Alessandro Allegrucci

Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.

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