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Coronavirus, picco della terza ondata a metà marzo? Possibili nuovi lockdown locali

Coronavirus, picco della terza ondata a metà marzo? Possibili nuovi lockdown locali. I dati sul contagio

Coronavirus, picco della terza ondata a metà marzo? Possibili nuovi lockdown locali
Archivio (Foto Pixabay)

Coronavirus, picco della terza ondata a metà marzo? Possibili nuovi lockdown locali

La terza ondataè ormai arrivata per gli esperti, il picco è previsto a metà marzo. Da lunedì 8 marzo Campania ed Emilia Romagna passeranno in zona rossa, la Lombardia sarà in zona arancione scuro. Nel frattempo aumentano i comuni in lockdown, in particolare nella provincia di Brescia e Como. La situazione resta grave anche in Emilia Romagna con le province di Bologna e Modena in zona rossa per tre settimane e zone arancione scuro nella provincia di Reggio Emilia, Ravenna, Rimini e Cesena, come riporta investireoggi.it. Leggi anche: Coronavirus, ecco le nuove zone gialle, rosse e arancioni d’Italia: le ordinanze del Ministro Speranza

Nuovi lockdown locali?

Le Regioni dove i contagi sono in netto aumento, potrebbero mettere in campo nuove misure ancora più restrittive come piazze e strade interdette, interi comuni in lockdown e colori rafforzati per fermare l’avanzata dell’epidemia. Guido Bertolaso, consulente del presidente della Regione Lombardia per il Piano Vaccinale ha parlato di situazione in peggioramento e di una zona rossa in tutta Italia mentre Matteo Bassetti, si è detto molto preoccupato per l’aumento dei ricoveri in terapia intensiva: ‘ Temo che questa terza ondata farà male e dobbiamo avere molta pazienza per tutto il mese di marzo, correre con le vaccinazioni e sperare che le misure di contrasto ci aiutino a ridurre il contribuito di vittime‘, come riporta Today.it. Leggi anche: Coronavirus, la variante inglese spaventa Bonaccini: “Rischiamo di essere travolti” | Cosa sta succedendo

Picco a metà marzo

La terza ondata sembra arrivata e gli esperti si dicono certi di un picco dei contagi in arrivo a metà marzo. Il virologo Fabrizio Pregliasco, a LaPresse, ha chiarito che il lockdown duro sarebbe sicuramente più efficace ma le misure attuali rappresentano una mediazione. Anche la fondazione Gimbe parla ormai di terza ondata. In base al monitoraggio 24 febbraio-2 marzo effettuato da Gimbe, l’incremento dei casi ha superato il 33% e si può parlare di terza ondata con l’aumento dei casi in 16 Regioni e nella Provincia di Trento. Leggi anche: IL PIANO DI DRAGHI PER PASQUA A E PASQUETTA

Le dichiarazioni di Cartabellotta

Il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta ha spiegato: ‘Gli amministratori locali continuano a ritardare le chiusure se non davanti a un rilevante incremento dei nuovi casi, quando è ormai troppo tardi. Infatti, in presenza di varianti più contagiose, questa non strategia favorisce la corsa del virus, rendendo necessarie chiusure più estese e prolungate‘.

Coronavirus, il bollettino di venerdì 5 marzo 2021

Nelle ultime 24 ore sono stati 24.036 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre giovedì erano stati 22.865. I tamponi effettuati sono 378.463, contro i 339.635 di giovedì. Nel conteggio, dallo scorso 15 gennaio, rientrano anche i test antigenici rapidi. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 6,35% (giovedì 6,7%), ma il dato è influenzato dal conteggio dei test antigienici rapidi che si sommano a quelli molecolari. Sono 297 i morti, 50 i pazienti in più in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 5 marzo.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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