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Coronavirus, la regione italiana va verso la zona arancione: ecco quale e perché

Covid-19, preoccupano i dati della Sicilia: la Regione rischia di passare in zona arancione entro poche settimane. Ecco perché

Coronavirus, la regione italiana va verso la zona arancione: ecco quale e perché
Coronavirus, Sicilia verso la zona arancione: ecco perché - Foto NewSicilia

Coronavirus, Sicilia prima Regione in zona gialla

Dopo diverse settimane con l’Italia intera in zona bianca, nei giorni scorsi sono tornate le zone gialle. Una sola, in realtà, per ora: si tratta della Sicilia, che da lunedì ha cambiato colore. La Regione governata da Nello Musumeci, infatti, da un po’ di tempo sta facendo registrare dati preoccupanti e più gravi rispetto alla media nazionale. Secondo qualcuno, in realtà, la zona gialla potrebbe non bastare e per questo motivo presto la Regione potrebbe addirittura finire in zona arancione. Leggi anche Covid, dopo alcuni casi positivi alle Elementari una classe è rimasta a casa in questo comune

Come si è arrivati a questa situazione

Sono molteplici, in realtà, i fattori che hanno contribuito a questa situazione: la Regione in estate è stata presa d’assalto dai turisti, ma ciò non basta a giustificare il netto peggioramento dei dati. Come si legge su Qds.it, infatti, i controlli in giro sono pochissimi, all’aperto quasi nessuno indossa la mascherina, multe fatte molto poche, ristoranti super affollati e senza rispetto delle regole (massimo quattro persone per tavolo). Tutto sembra essere lasciato alla responsabilità personale, con la speranza che il turismo possa risollevare l’economia dopo mesi molto difficili. Leggi anche Il governatore della Toscana all’attacco di chi non si vaccina: “Li escluderemo dai luoghi pubblici”

Sicilia verso la zona arancione, preoccupano tutti gli indicatori

La Sicilia è la Regione peggiore in termini di numeri pandemici per contagi, vittime, vaccini: tutti gli indicatori destano preoccupazioni. La paura, però, è che il peggio debba ancora venire: miglioramenti, per ora, non se ne vedono. È per questo motivo che, secondo gli esperti, se le cose non cambieranno in breve tempo la Regione finirà in zona arancione a fine settembre: secondo gli stessi esperti, infatti, il giallo non è molto efficace nel contenimento della pandemia. Leggi anche Coronavirus, troppi contagi: torna il coprifuoco, strade chiuse e mascherine all’aperto. Ecco dove

La campagna vaccinale prosegue a rilento

A preoccupare maggiormente sono i numeri riguardanti i vaccini: l’afflusso dei turisti ha senza dubbio contribuito ad aggravare la situazione, ma i dati parlano di più di un siciliano su tre (36,3%) che non ha ancora ricevuto la prima dose, mentre solo il 55,2% ha completato il ciclo vaccinale. Come dichiarato qualche giorno fa dal professore Antonello Giarratano, presidente della società italiana anestesisti rianimatori, componente del Cts siciliano e direttore della Terapia intensiva del policlinico di Palermo, “a questo punto solo la Sicilia può salvare se stessa applicando ordinanze restrittive serie, da arancione a rosso, in quei 70/80 comuni che la stanno affossando con contagi fuori controllo e vaccinazione sotto le scarpe”.

I dati ospedalieri della Sicilia

La zona arancione, secondo le ultime disposizioni, scatta con il 20% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e con il 30% in quelli ordinari: la Sicilia, al 30 agosto, fa segnare il 13% di occupazione nelle intensive e il 23% in quelli ordinari. L’arancione, insomma, sembra essere dietro l’angolo, a meno di un cambio di rotta entro pochi giorni.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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