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Covid e farmaci antivirali: il farmacologo boccia l’Ivermectina, ecco per quale motivo

Covid, proseguono gli studi sui farmaci antivirali: l'opinione del farmacologo

Covid e farmaci antivirali: il farmacologo boccia l’Ivermectina, ecco per quale motivo
Covid e farmaci antivirali: il farmacologo boccia l'Ivermectina, ecco per quale motivo - Foto Pixabay

Covid e farmaci antivirali: il farmacologo boccia l’Ivermectina, ecco per quale motivo

I ricercatori da quando è esplosa la pandemia da Coronavirus hanno puntato su farmaci e terapie per sconfiggere il virus. Al momento i risultati non sono stati molto soddisfacenti, come riporta iltempo. L’ultimo prodotto di cui si sta parlando in questo momento è l’ivermectina. Il Giornale ha intervistato Francesco Scaglione, docente di farmacologia all’università degli Studi di Milano e responsabile del Centro antiveleni dell’ospedale Niguarda. Vediamo di seguito qual è l’opinione del farmacologo. Leggi anche: Vaccini, terza dose, da Oms e Fda una secca bocciatura: “Non serve”

Le parole del famacologo

In merito all’ivermectina Scaglione ha spiegato: ‘Ha dimostrato in vitro un’attività contro il virus ma non si può usare, perché la dose efficace in vitro è circa 35 volte più alta di quella utilizzabile in vivo. È stata provata ma risultati zero’. Gli effetti collaterali possono essere anche importanti, ovvero nausea, vomito e diarrea fino a danni neurologici. Leggi anche: Ema su AstraZeneca: ‘Non ci sono particolari fattori di rischio che rendono più probabile la trombosi’

Il farmacologo ha parlato anche di altri farmaci

Scaglione ha parlato anche dell’idrossiclorochina: ‘Per la malaria si usa a un massimo di 600 mg al giorno, per Covid bisognerebbe salire a 1 grammo e mezzo, o 2, col rischio di effetti collaterali cardiaci’. Anche in questo caso il farmaologo menziona gli effetti collaterali. In Israele stanno testando l’EXO-CD24, che va a contrastare la tempesta citochinica, con risultati positivi in studi di fase I e II. Sono in corso studi sugli antivirali come la molecola di Pfizer a somministrazione orale o il molnupiravir a compresse, in fase III di studio in Italia. Leggi anche: Coronavirus, fino a quando sarà necessario utilizzare il Green Pass? Le parole di Ciciliano (Cts)

Proseguono gli studi

La Commissione europea ha annunciato di aver identificato cinque trattamenti promettenti contro il Covid, che potrebbero essere presto disponibili in tutta l’Ue. L’Ema sta valutando quattro anticorpi monoclonali e un immuno-soppressore, già autorizzato per pazienti non Covid e che potrebbe ricevere l’autorizzazione all’uso anche per chi ha contratto il virus.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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