Green Pass, Bassetti: ‘Così non serve, va rivisto. Non vado più in queste trasmissioni..’

Green Pass, Bassetti: ‘Così non serve, va rivisto. Non vado più in queste trasmissioni..’, le parole dell’infettivologo

Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova ha parlato della questione Green Pass ad Adnkronos Salute. L’infettivoloso ha espresos la sua opinione in vista della scadenza del 15 ottobre per il Green pass obbligatorio negli ambienti di lavoro e della richiesta delle Regioni di portare a 72 ore la durata della validità dei test per l’ottenimento del certificato. Leggi anche: Coronavirus, focolaio dopo gite in Puglia e Croazia: tanti i contagi nel comune italiano. Cosa sta succedendo, le parole del sindaco

Green Pass alla francese?

Bassetti ritiene che forse occorre pensare ad un Green pass diverso, alla francese, in cui è previsto solo per i vaccinati o i guariti, altrimenti  così non serve. Per l’infettivologo sarebbe meglio congelarlo per i luoghi di lavoro e ripartire tra un po’ di tempo. Per entrare a lavoro è diverso rispetto all’utilizzo del certificato verde per andare a cena fuori oppure a teatro o allo stadio. Leggi anche: MISTERIOSE INFEZIONI GASTROINTESTINALI, COSA STA SUCCEDENDO IN ITALIA

Meglio l’obbligo vaccinale?

Secondo Bassetti sarebbe meglio decidere per l’obbligo vaccinale perché l’unico modo per avere la sicurezza è fare un tampone il giorno stesso. Farlo 2-3 giorni dopo non è la stessa cose e aumentano i rischi. La richiesta di prolungare a 72 ore la validità dei test per il Green pass rischia di far diventare questo strumento non più utile. Secondo Bassetti il modello da seguire era quello francese, in cui si ottieni il Green pass con il vaccino, la malattia o se hai problematiche vere, ma non con i tamponi. Leggi anche: CORONAVIRUS, QUAL È IL VACCINO MIGLIORE CONTRO I RICOVERI IN OSPEDALE: I RISULTATI DELLO STUDIO

Bassetti: ‘Non vado più in queste trasmissioni..’

Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova a Radio Cusano Campus ha espresso la sua opinione sulle proteste dei giorni scorsi, come riporta Repubblica.it: Quello che avviene nelle piazze l’ha voluto la politica. Sono stati proprio alcuni politici a dire che i vaccini fanno male, che i tamponi possono durare una settimana. Negli ultimi mesi ho deciso di non accettare più contraddittori in tv con gente che dice che il Covid si cura con la liquirizia.