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Ictus in aumento fra i 18 e i 50 anni, ecco quali sono i 6 fattori di rischio principali

Ictus in aumento tra i giovani, i 6 principali fattori di rischio, l'importanza della prevenzione

Ictus in aumento fra i 18 e i 50 anni, ecco quali sono i 6 fattori di rischio principali
Ictus Foto Pixabay.com

Ictus in aumento tra i giovani

Lo dimostrano recenti ricerche effettuate sia negli USA che in Europa: il numero di giovani adulti colpiti da ictus ischemico sta crescendo, e lo stesso vale per l’incremento dei tradizionali fattori di rischio che si riscontrano di solito tra le persone anziane, come l’ipertensione, l’obesità, il diabete, la dislipidemia, il consumo di tabacco. E’ risaputo che l’ictus cerebrale colpisce solamente le persone anziane, il che risulta corretto poiché l’incidenza e la prevalenza tendono ad aumentare con l’età. Ora, però, A.L.I.Ce. Italia Odv, l’Associazione per la lotta all’ictus Cerebrale, come riporta vanityfair.it, intende focalizzare l’attenzione sul numero sempre crescente di episodi che interessano anche i giovani adulti, con un inevitabile effetto devastante sulle esistenze di coloro che ne sono colpiti: circa il 10-15% di tutti gli ictus avvengono negli adulti tra i 18 e i 50 anni, con una notevole prevalenza nel genere femminile.

Le parole della Professoressa Marina Diomedi

la Professoressa Marina Diomedi, Responsabile U.O.S.D. Stroke Unit, Fondazione Policlinico Tor Vergata di Roma e membro del Comitato Tecnico-Scientifico di A.L.I.Ce. Italia Odv, spiega che questo fenomeno sembra derivare non solo dalla mancanza di prevenzione riguardo ai tradizionali fattori di rischio, ma anche a condizioni uniche dell’età giovanile, come la presenza di predisposizioni genetiche e la diffusione di comportamenti di consumo eccessivo di alcol e sostanze stupefacenti, noti per la loro capacità di innescare ictus o aumentare il rischio: i giovani tendono a minimizzare i fattori di rischio e si sottopongono di rado a controlli sanitari. Diomedi afferma anche che l’insorgenza di ictus nei giovani-adulti si collega, inoltre, a un tasso più elevato di mortalità e, specialmente, a un incremento di disabilità permanente, il che assume un significato ancora più grave considerando la lunga aspettativa di vita di chi riesce a sopravvivere a un ictus.

Le 6 possibile cause di un ictus in età giovanile

Ipertensione arteriosa e dislipidemia

L’ipertensione rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio per gli ictus negli adulti, ma anche nei giovani può portare a gravi problemi, così come il colesterolo alto, che contribuisce alla formazione di placche nelle coronarie e nelle carotidi, poiché spesso queste condizioni non vengono diagnosticate e curate correttamente.

Diabete

Sono almeno 4 milioni gli italiani che devono convivere con questa malattia, con circa 500.000 affetti da diabete di tipo 1 e oltre 3,5 milioni con diabete di tipo 2, strettamente correlato all’obesità e a stili di vita poco salutari. Un eccesso di zuccheri nel sangue può indurire le vene, rendendo il flusso sanguigno più difficile e, di conseguenza, provocando l’accumulo di placche nelle arterie. In presenza di diabete, il processo di aterosclerosi avanza più velocemente e il pericolo di ictus si raddoppia.

Fumo di sigaretta

E’ stato dimostrato che il fumo di sigaretta aumenta il rischio di ictus nei giovani, soprattutto se combinato con altri fattori di rischio. L’aumento di rischio è del 40% circa nei fumatori moderati (meno di 10 sigarette al giorno) e dell’80% circa nei forti fumatori (più di 20 sigarette al giorno). Negli individui di età inferiore ai 55 anni, l’aumento del rischio è triplo, mentre nei più anziani è solo di circa 1,5 volte. Per le donne, è noto che il fumo, associato a emicranie con aura e all’uso di contraccettivi orali, può predisporre a tromboembolie sistemiche e ictus ischemico.

Consumo di alcol

Il consumo eccessivo di alcol, particolarmente comune tra i giovani, rappresenta un fattore di rischio per gli ictus ischemici ed emorragici: funge sia da fattore di rischio tradizionale, aumentando 3-4 volte la probabilità di subire eventi cerebrovascolari, sia da fattore scatenante, ovvero che porta all’insorgenza di un episodio acuto in occasione di una forte bevuta, ossia assunzione di grande quantità di alcol in breve tempo, con ubriacatura assicurata. Il pericolo cresce in proporzione alla quantità di alcol consumata.

Uso sostanze stupefacenti

L’abuso di sostanze stupefacenti quali la cocaina e le anfetamine rappresenta un significativo fattore di rischio per lo sviluppo dell’ictus. Queste sostanze, in effetti, alzano la pressione sanguigna e danneggiano i vasi sanguigni, aumentando la probabilità di formazione di coaguli.

Emicrania con cura

Nelle giovani donne con meno di 45 anni, l’emicrania con aura è considerata un fattore di rischio autonomo per l’ictus ischemico e l’infarto miocardico. Mediamente, questo rischio è triplo e può aumentare fino a 7 volte se combinato con tabacco e uso di contraccettivi orali, raggiungendo 16 volte in presenza di ipertensione e obesità.

Giovani a rischio, l’importanza della prevenzione

Andrea Vianello, Presidente di A.L.I.Ce. Italia Odv, mette in evidenza che un individuo giovane che subisce un ictus può dover affrontare gravi disabilità, come la perdita di mobilità, difficoltà cognitive, problemi nel linguaggio e questioni emotive. Prosegue asserendo che queste conseguenze possono ostacolare la possibilità di vivere una vita normale, interrompendo il percorso educativo, professionale e sociale della persona. Inoltre, le famiglie sono frequentemente costrette a cambiare radicalmente il loro stile di vita per prendersi cura di un giovane colpito da un ictus, e in tale contesto, il sostegno psicologico diventa cruciale per affrontare i cambiamenti. Pertanto, è essenziale sensibilizzare i giovani riguardo alla consapevolezza e al monitoraggio dei fattori di rischio, con particolare attenzione a ipertensione, diabete, dislipidemia e abuso di sostanze. Vianello fa sapere che per questa ragione, la loro Associazione sta organizzando attività di informazione e screening rivolte agli under 55 nei prossimi mesi. E ancora, aggiunge che un’educazione specifica sui principali fattori di rischio è molto importante per prevenire l’insorgenza di ictus e incoraggiare uno stile di vita sano tra le nuove generazioni. Anche se la valutazione del rischio e le raccomandazioni sono personalizzate su base individuale, è fondamentale considerare la predisposizione familiare e le caratteristiche associate. Conclude dicendo che non bisogna mai sottovalutare l’importanza di eseguire regolarmente alcuni screening di base, per monitorare costantemente glicemia, colesterolo, BMI, elettrocardiogramma e pressione arteriosa.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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