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Stai soffrendo di pressione alta? Potrebbe dipendere da una causa nascosta

Una delle cause dell'ipertensione può essere riscontrata nei reni, ma la pressione alta, a sua volta, può danneggiarli. Ecco qual è il legame, spiegato da "Pazienti.it"

Stai soffrendo di pressione alta? Potrebbe dipendere da una causa nascosta
Stai soffrendo di pressione alta? Potrebbe dipendere da una causa nascosta. Fonte foto: pixabay.com

Che cos’è l’ipertensione?

Quando si parla di ipertensione si fa riferimento alla forza con la quale il sangue viene spinto dal cuore, con l’obiettivo che il sangue stesso ed il nutrimento possano giungere ad ogni cellula del nostro corpo. Secondo quanto riportato da “Corriere.it”, l’ipertensione arteriosa si presenta quando vi è un’alterazione persistente della pressione che può essere provocata da una malattia (ad esempio una malattia del rene o della tiroide) che poi, a sua volta, ne va a provocare altre.

Pressione alta, in Italia ne soffrono circa 16 milioni di persone

In Italia soffrire di pressione alta rappresenta una condizione piuttosto comune. In tal senso, stando a quanto riferito dal Dottor Claudio Ferri a “Ok-salute.it”, nel Bel Paese a soffrire di pressione alta sono addirittura 16 milioni di persone. Malgrado i numeri siano piuttosto importanti, la consapevolezza di questo disturbo risulta essere ancora ridotta in rapporto alla mole di persone che ne sono interessate: stando ai risultati delle ultime ricerche che sono state condotte sul tema, infatti, la maggior parte degli italiani hanno sentito parlare di ipertensione, ma pochi sanno nello specifico quali sono i valori ideali della pressione e i rischi che si corrono nel caso in cui tali valori non vengano rispettati.

Pressione alta, una delle cause può essere legata ai reni

In precedenza abbiamo sottolineato come l’ipertensione possa essere collegata anche ai reni. Secondo quanto riportato da “Pazienti.it“, l’ipertensione è da tempo riconosciuta come una delle cause e/0 conseguenze dell’insufficienza renale cronica e questo si deve al fatto che i reni hanno un sistema ormonale di controllo sulla pressione sanguigna. Mediante gli ormoni renina-angiotensina, infatti, vanno a regolare la vasodilatazione e la vasocostrizione. Tutto ciò, chiaramente, risponde a dei meccanismi che risultano utili all’abbassamento o all’innalzamento della pressione del sangue. Se, però, da un lato i reni vanno a contribuire all’innalzamento della pressione, al tempo stesso quest’ultima finisce per danneggiare a sua volta i reni.

Pressione alta, in che modo può danneggiare i reni?

Dunque, la pressione alta può finire per danneggiare i reni, andando a ridurre la loro capacità di funzionare nella maniera corretta. Secondo quanto riportato da “Pazienti.it“, infatti, nel momento in cui la forza del flusso sanguigno risulta alta, i vasi si estendono per facilitare l’afflusso del sangue. Tal estensione, però, finisce per provocare cicatrici e indebolisce i vasi sanguigni che si trovano in tutto il corpo, compresi quelli presenti nei reni. A quel punto, dunque, se i reni risultano danneggiati, allora la loro funzionalità si riduce con il conseguente accumulo di rifiuti e liquidi nel corpo. Tutto ciò determina a sua volta un incremento della pressione sanguigna in un circolo che può rivelarsi davvero molto pericoloso.

Come prevenire la malattia renale dovuta a ipertensione?

Secondo quanto riportato da “Pazienti.it“, il modo migliore per rallentare o prevenire la malattia renale determinata da ipertensione è quello di prendere le giuste contromisure per tenere sotto controllo la pressione sanguigna. Per farlo, oltre all’assunzione di farmaci specifici, è importante condurre uno stile di vita sano. Tutto ciò si può tradurre nel seguente modo:

– Seguire una dieta sana
– Fare attività fisica
– Mantenere il peso forma
– Smettere di fumare
– Gestire lo stress
– Mantenere la pressione del sangue al di sotto dei valori 140/90

Pressione alta, quando va misurata?

Quando si parla di pressione alta, spesso ci si chiede quando sia il momento migliore per misurarla. In tal senso, secondo quanto si legge su “Corriere.it”, se state assumendo dei farmaci per regolarla, allora è consigliato misurarla ogni settimana. Se, invece, non state assumendo nessun farmaco finalizzato a tale scopo, allora potrete misurarla anche ogni tre mesi. Se avete già preso appuntamento con il medico per una visita legata alla pressione, è molto importante misurarla tutti i giorni nei 7 giorni che precedono la visita. Soffermandoci, invece, sul modo in cui è opportuno misurare la pressione, è consigliabile farlo al mattino subito dopo essersi alzati o la sera (prima di cena), stando seduti e calmi. Inoltre, è importante evidenziare come la pressione vada di norma misurata per 3 volte consecutivamente, a distanza di un minuto tra le misurazioni, in modo da assicurarsi che i valori siano stati registrati nella maniera corretta.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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