Stromboli, lo scorso 3 luglio vi è stata una forte esplosione
Lo scorso 3 luglio 2019 si è verificata una violenta esplosione dello Stromboli, con una pioggia di lapilli incandescenti che hanno invaso l’Isola. L’esplosione del vulcano ha provocato la morte di un escursionista, oltre al ferimento di altre tre persone. Va sottolineato, inoltre, come dopo l’accaduto i turisti che erano presenti sull’Isola per trascorrere le loro vacanze abbiano subito deciso di abbandonarla.
Stromboli, continua l’attività eruttiva
Nei giorni scorsi – come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – ha continuato a manifestarsi un’intensa attività esplosiva ed effusiva dello Stromboli. Durante la sera del 12 luglio è aumentata l’attività delle bocche presenti nell’area craterica nord che a sua volta ha generato una serie di piccoli trabocchi nella parte alta centrale della Sciara del Fuoco, mentre continuava l’emissione di modeste colate di lava che provenivano dall’area craterica centro-sud.
Eruzione Stromboli: le pietre vulcaniche arrivano nelle acque di Messina
In queste ore molti bagnanti presenti sulle spiagge di Messina e non solo (arrivano delle segnalazioni anche da Reggio Calabria), stanno osservando la presenza di materiale galleggiante di colore scuro. In tal senso, secondo quanto riportato da “Strettoweb.com”, sui litorali della città dello Stretto moltissimi bagnanti hanno rinvenuto delle pietre laviche che sono state trasportate dalle correnti marine.
La regione Sicilia ha dichiarato lo stato di calamità naturale: venti milioni di euro di danni
In seguito alla violenta esplosione dello Stromboli che si è verificata lo scorso 3 luglio 2019 – secondo quanto riportato da “Rainews.it” – la Regione Sicilia ha dichiarato lo stato di calamità naturale a causa degli ingenti danni subiti. A prendere tale decisione è stato il governo regionale presieduto da Nello Musumeci, il quale ha avanzato alla Presidenza del Consiglio dei ministri la richiesta per la dichiarazione di emergenza. In base alle stime realizzate dal dipartimento della Protezione Civile della presidenza della Regione Sicilia, ammonterebbe a venti milioni il conto dei danni e delle opere necessarie per la messa in sicurezza dell’Isola.
Eruzione Stromboli: Thiago Takeuti si trovava vicino al cratere
Quando mercoledì 3 luglio lo Stromboli ha eruttato violentemente, il turista brasiliano Thiago Takeuti si trovava in compagnia di Massimo Imbesi vicino al cratere. Il suo compagno – come si legge su “Tg24.sky.it” – ha perso la vita, mentre lui è riuscito a girare con il suo cellulare uno straordinario video che mostra l’eruzione del vulcano da una prospettiva assolutamente ravvicinata. Nel momento in cui Thiago Takeuti e Massimo Imbesi si trovavano vicino al cratere dello Stromboli, ritenevano di trovarsi in un posto assolutamente sicuro, dove poter realizzare un bel filmato che mostrava l’esplosione spettacolare, con lo scivolo di lava e detriti in mare.
Eruzione Stromboli: il video ripreso da Thiago Takeuti
Mercoledì 3 luglio Thiago Takeuti si trovava sul sentiero di Punta dei Corvi a Ginostra, insieme a Massimo Imbesi, con quest’ultimo che ha perso la vita in seguito all’esplosione dello Stromboli e alla caduta dei lapilli. Il turista brasiliano ha girato un video con il suo cellulare che mostra la sciara del fuoco e l’esplosione dei lapilli di cenere. Ad un certo punto, però, il video – ripreso dall’account Youtube di “La Repubblica – si interrompe e l’uomo fugge per mettersi in salvo.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
