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Fulmini: uno studio presenta la distribuzione media della densità mensile delle fulminazioni

di

centro meteo italiano

Uno studio del MetOffice inglese ha potuto stimare la distrizione media della densità dei fulmini che ogni mese cadono in Europa.

Fulmini uno studio presenta la distribuzione media della densità mensile delle fulminazioni

Uno studio del MetOffice inglese ha potuto stimare la distrizione media della densità dei fulmini che ogni mese cadono in Europa. Fonte: paper4pc.com

Fulmini: uno studio presenta la distribuzione media della densità mensile delle fulminazioni – 16 Ottobre 2016 – Negli ultimi anni, la strumentazione meteorologica, come tutta la tecnologia che quotidianmente usiamo, ha fatto passi avanti da gigante, migliorando gli oggetti già esistenti e mettendone altri sul mercato per delle analisi sempre più dettagliate e affidabili. In particolare per quanto riguarda i fulmini, uno studio del MetOffice, l’agenzia meteorologica del Regno Unito, ha potuto determinare la distribuzione media della densità delle fulminazioni in Europa, usando l’ATDnet (Arrival Time Differencing NETwork), che è stato introdotto solamente nel 2007. Con questo strumento per la rilevazione dei fulmini si ha una copertura relativamente continua su gran parte dell’Europa, usando però pochi sensori che hanno un ampio raggio per la rilevazione delle fulminazioni[…]

A maggio 2013 erano 11 i sensori attivi di ATDnet e con questi, studiando una serie continua di dati di 5 anni, che vanno dal 2008 al 2012, è stato possibile stimare la distribuzione delle fulminazioni in Europa, calcolando una media mensile con la densità dei fulmini caduti in Europa. Queste serie di dati, considerando il lungo periodo, può essere affetta da periodi (brevi) in cui una stazione è andata offline, ma garantisce anche che vengano assolutamente smorzati gli effetti di singole e isolate tempeste che possono interessare le zone dell’Europa specie in estate. In totale sono stati registrati 59061985 fulmini in Europa durante questi 5 anni. La densità di fulminazioni in un anno rilevata sull’Europa è stata dell’ordine di 0.1-4 fulmini per chilometro quadrato. Quello che si può evincere dai dati messi a disposizione da questo studio è che la densità delle fulminazioni sul Regno Unito, Irlanda e Scandinavia è minore rispetto a quella del resto dell’Europa. La maggior densità di fulmini è invece come prevedibile è stata rilevata sulle regioni montuose dell’Europa continentale e lungo le coste settentrionali del Mediterraneo. […]

La maggior densità di fulmini è rilevata sulla terra rispetto alle acque aperte, mentre ananlizzando mese per mese si evince come le fulminazioni abbiano un picco sull’Europa durante l’estate, quando la superficie terrestre viene riscaldata maggiarmente favorendo la formazione di rovesci e temporali. Riassumendo, nei mesi invernali i fulmini sono ristretti al Mediterraneo, dove le acque più calde favoriscono la formazione di tempeste con fulminazioni: in primavera la terra inizia a scaldarsi, con le tempeste che si spostano quindi verso la terraferma con di conseguenza la densità dei fulmini che si sposta verso l’Europa continentale. In estate, il mese più attivo risulta essere luglio, quando la densità delle fulminazioni è pari a circa 4 fulmini che chilometro quadrato. A partire da agosto, i fulmini iniziano a diminuire sull’Europa. Dunque nel dettaglio anche l’Italia rispetta questa distribuzione delle fulminazioni, con i mesi estivi che sono i più attivi, mentre in inverno i fulmini sono concentrati sul Mediterraneo.

a cura di Martina Rampoldi

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