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Martedì 19 Agosto
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Aggiornamento modelli 12z: Inizio Gennaio sotto l’afflusso di correnti artiche

di

centro meteo italiano

Gli aggiornamenti serali confermano un netto cambio di circolazione con l’avvento del nuovo anno

Configurazione sinottica prevista dall'aggiornamento 12z di GFS per Lunedi 2 Gennaio: si nota l'alta pressione interessare il nord Atlantico favorendo la discesa sul suo lato orientale di una massa d'aria fredda in Europa.

Configurazione sinottica prevista dall’aggiornamento 12z di GFS per Lunedi 2 Gennaio: si nota l’alta pressione interessare il nord Atlantico favorendo la discesa sul suo lato orientale di una massa d’aria fredda in Europa.

Aggiornamento modelli 12z: Inizio Gennaio sotto l’afflusso di correnti artiche. Come già preannunciavano le emissioni modellistiche di questa mattina, sembra che con l’inizio del nuovo anno la circolazione a scala Europea tenda a divenire più favorevole all’intrusione di aria artica sin verso l’Europa meridionale. Infatti anche le emissioni serali dei principali modelli GFS e Reading confermano, seppur con scenari diversi, questa ipotesi volta verso un tipo di tempo più invernale e dinamico rispetto a quello statico e anticiclonico avutasi sino ad ora, a causa di forti correnti zonali che in questo mese di Dicembre hanno dominato gran parte dello scenario meteorologico Europeo.

Un tipo di circolazione zonale che ci terrà compagnia ancora almeno sino a fine mese, con una forte e persistente area di alta pressione posizionata  fra l’Europa occidentale e il Mediterraneo. Mentre l’Europa orientale si troverà a fare i conti con la discesa di una massa d’aria fredda e nevicate sino a quote di pianura specie nell’area Balcanica e del Mediterraneo orientale. Seppur la nostra penisola rimanga ai margini di questa tentata manovra invernale , le aree adriatiche soprattutto quelle Meridionali riusciranno a beneficiarne ricevendo un marcato calo termico che si farà sentire in particolar modo dalla giornata di Giovedi. Dai primi giorni di Gennaio però, i modelli confermano la partenza di un’onda altopressoria di origine dinamica risalire verso il nord Atlantico, che sin ora è stato dominato prevalentemente da profonde aree di bassa pressione che andavano a schiacciare l’alta pressione delle Azzorre sui paralleli spingendola sin verso il Mediterraneo.

Configurazione sinottica prevista dall'aggiornamento 12z di GFS per Mercoledi 4 Gennaio, si nota il blocco altopressorio che dal nord Atlantico viene "spinto"verso l'europa centrale, in questa ipotesi la massa d'aria fredda viene spinta verso il Nord Italia entrando dalla porta della Bora.

Configurazione sinottica prevista dall’aggiornamento 12z di GFS per Mercoledi 4 Gennaio, si nota il blocco altopressorio che dal nord Atlantico viene “spinto”verso l’europa centrale, in questa ipotesi la massa d’aria fredda viene spinta verso il Nord Italia entrando dalla porta della Bora.

Questa manovra atmosferica lascia aperta la strada a molteplici soluzioni, fra cui come mostrano anche gli aggiornamenti 12z serali, la discesa di masse d’aria fredda di origine artica. Commentando quindi unicamente le visioni dei modelli, notiamo come il modello americano GFS mostri la discesa sul lato orientale di questa “onda” anticiclonica verso l’Islanda, un irruzione d’aria fredda artica che, con moto antizonale viene richiamata da un minimo depressionario in prossimità della Penisola Iberica, il blocco nord Atlantico in questo caso cederebbe spingendo la massa d’aria artica dritta sul Nord Italia determinandone un peggioramento del tempo fra il 3 ed il 4 Gennaio, inizialmente piovoso con neve a bassa quota in una seconda fase per l’entrata di aria fredda. Mentre diversa ma sempre puntata all’arrivo del freddo, seppur più secco e senza precipitazioni la visione del modello Europeo di Reading, che vede una maggior propensione all’alta pressione di spanciare verso l’Europa, in questo modo l’irruzione d’aria fredda entrerebbe dritta dai quadranti nordoccidentali sull’Italia, puntando ad essere quindi in prevalenza secca per il nord Italia e con possibilità nevose confinate al settore Adriatico. In ogni caso ci sentiamo di confermare un cambio di circolazione per l’inizio del nuovo anno, le cui dinamiche e manovre necessitano ancora di diverse conferme.

Articolo a cura di Maurizio Signani.

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