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Meteo – Anticiclone e temperature miti, torna il pericolo siccità su alcune regioni

Poche piogge in Italia con meteo ancora anticiclonico nei prossimi giorni, torna lo spettro siccità specie al Nordovest e medio Tirreno; situazione nella norma in Sicilia

Meteo – Anticiclone e temperature miti, torna il pericolo siccità su alcune regioni
Fiume Po in secca all'altezza di piazza Vittorio Murazzi. Torino 10 febbraio 2023; foto di repertorio, fonte ANSA/TINO ROMANO

Anticiclone ed un febbraio secco su molte regioni d’Italia

Buona domenica e ben ritrovati a tutti i cari lettori del Centro Meteo Italiano! Dominio anticiclonico sull’Italia, prolunga il periodo asciutto su molte regioni del Paese. Mese di febbraio 2023, fin qui, decisamente avaro di precipitazioni con la circolazione atmosferica che si è instaurata ad aver penalizzato ancora una volta le regioni settentrionali e del medio-alto Tirreno. Correnti fredde, ma secche, nella prima decade del mese, ed ora la presenza dell’anticiclone stanno causando un mese con molte aree ancora ferme a quota 0 mm. La neve caduta tra dicembre e gennaio su Alpi ed Appennino, inoltre, sta fondendo rapidamente negli ultimi giorni, complice temperature al di sopra delle medie del periodo, fino a 10°C, con lo zero termico che si è portato abbondantemente al di sopra dei 3000 metri!

Situazione idrica in peggioramento al centro-nord

Mappa della situazione idrica in Italia, al 10 febbraio 2023; fonte isprambiente

Le precipitazioni avvenute tra l’Autunno ed il mese di gennaio non hanno colmato il deficit idrico che si è accumulato nell’ultimo anno e mezzo su parte dell’Italia. L’ultimo periodo secco ha riportato a galla il problema idrico su molti bacini idrografici italiani, specie del centro-nord. Secondo l’ultimo report di ISPRA, il Distretto del Po si presenta in condizioni di media severità idrica confermato anche dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po. Tra le regioni con il maggior deficit idrico emergono ancora una volta Lombardia e Piemonte ( manto nevoso al di sotto del 50% della media), ma non va meglio anche in Veneto e Trentino dove tutti i fiumi registrano portate ai minimi storici, mentre risulta meno marcato rispetto all’ultimo anno in Emilia-Romagna dove le piogge dell’ultimo periodo e le nevicate in Appennino hanno alimentato le portate del Po nel suo ultimo tratto. I valori delle portate del Po emersi dagli ultimi rilevanti sono i seguenti: San Sebastiano (TO) 37 mc/s; Casale Monferrato (AL) 58 mc/s; Valenza (AL) 111 mc/s; Isola Sant’Antonio (AL) 154 mc/s; Spessa Po (PV) 265 mc/s; Piacenza 373 mc/s; Cremona 503 mc/s; Boretto (RE) 615 mc/s; Borgoforte (MN) 761 mc/s; Pontelagoscuro (FE) 802 mc/s, in progressivo calo ed al di sotto delle medie del periodo. In Lombardia la riserva nivale è inferiore del 54% rispetto alla media, mentre la portata del fiume Adda è scesa di 59 mc/s, ovvero il 21% in meno rispetto ai livelli già bassi dello scorso anno.   Anche i Laghi non se la passano bene con le percentuali di riempimento pari al 38% per il Lago Maggiore, 20% per il Lago di Como, 15.7% e 23.3% complessivamente per il Lago d’Iseo e il Lago d’Idro, 35% per il Lago di Garda. Situazione idrica che oltre all’assenza di precipitazione tende ad aggravarsi anche a causa delle temperature miti per il periodo. La neve sulle Alpi caduta nel mese di gennaio è in fusione prematura, tant’è che in Valle d’Aosta il fenomeno ha comportato un innalzamento della portata nella Dora Baltea da mc/s 18.60 a mc/s 29.90; tale fenomeno non è affatto positivo, ricordando come la neve alpina dovrebbe essere una risorsa idrica per i mesi estivi. Stato di severità idrica media anche per il Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale e dell’Appennino Centrale, con situazione di alta severità per il Ponente Ligure, specie tra Imperia e Savona. In Toscana il fiume Serchio è in magra e l’Arno è tornato sotto il minimo storico mensile, assumendo un regime torrentizio.

Situazione di debole criticità sul resto d’Italia, mentre è nella norma in Sicilia

Situazione idrica meno grave sul resto del Paese, con i Distretti delle Alpi Orientali, dell’Appennino Meridionale e della Sardegna, scesi ad un livello di bassa criticità idrica. In particolare sull’Isola, il Sistema Idrico Multisettoriale Regionale dispone di un volume invasato di circa 1.098 milioni di metri cubi d’acqua, ovvero 64 milioni di metri cubi in più rispetto al volume invasato del 30 novembre 2022. In Sicilia non sono emerse invece criticità, stante le precipitazioni che hanno maggiormente interessato l’Isola nel corso degli ultimi mesi. Alta pressione che nei prossimi giorni contribuirà ad un ulteriore perdita idrica dei suoli con diminuzione delle portate medie dei fiumi, ma quanto torna la pioggia? Vediamo nella prossima pagina una possibile tendenza meteo.

Possibile sblocco circolatorio l’ultima settimana di febbraio?

Ultima settimana di febbraio che potrebbe far registrare un cambio circolatorio sull’Italia. Secondo gli ultimi aggiornamenti, l’alta pressione potrebbe cedere nel corso della metà della prossima settimana, favorendo la discesa del flusso umido perturbato. Una vasta saccatura si porterà sull’Europa occidentale, pilotando nubi e precipitazioni verso il Mediterraneo centro-occidentale. Le prime precipitazioni potrebbero raggiungere le regioni centro-settentrionali nella giornata di giovedì con neve sui settori alpini. Possibile irruzione fredda per fine febbraio, ma da confermare. Rimanete aggiornati!

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Davide Gallicchio

Laureato in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, attualmente sto perfezionando la mia preparazione attraverso il corso di laurea magistrale in Atmospheric Science and Technology. Lavoro presso il Centro Meteo Italiano S.r.l come meteorologo, occupandomi anche della sezione redazionale meteo e comunicati per emittenti radiofoniche.

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