Seconda decade di dicembre: l’inverno sembra lontano
Buon pomeriggio cari lettori del Centro Meteo Italiano! La seconda metà di dicembre si apre con una continua prevalenza anticiclonica sul Mediterraneo centrale, che continua a mantenere il clima più mite del normale. Le proiezioni indicano una mancanza di impulsi freddi significativi in arrivo dall’Atlantico. Di conseguenza, le temperature, soprattutto in quota, si manterranno al di sopra della media stagionale, mentre al suolo, le inversioni termiche nelle valli interne potrebbero favorire brinate diffuse al mattino, con minime diffusamente sotto la soglia dei 5°C.
Il tempo risulterà generalmente asciutto, con qualche annuvolamento su coste e vallate, nonché sulla Pianura Padana. In questo contesto le precipitazioni saranno inferiori alla media stagionale, e solo occasionalmente potrebbero verificarsi brevi rovesci, soprattutto nelle zone più esposte a ovest e sud-ovest.
Metà mese: possibile passaggio perturbato
A partire dal 15 dicembre, il modello stagionale EFFIS prevede un leggero indebolimento dell’anticiclone, con una parziale riapertura delle porte alle correnti più occidentali. Questo potrebbe portare a un periodo di maltempo moderato, con un possibile peggioramento delle condizioni meteo, caratterizzato da piogge sparse e temperature che potrebbero abbassarsi lievemente.
Sebbene non si prevedano episodi di freddo la diminuzione della pressione atmosferica potrebbe portare qualche fenomeno nevoso sui rilievi più alti (oltre i 1200-1500 m). Le temperature, pur calando leggermente, si manterranno comunque sopra la media in molte zone, con valori più freschi al mattino nelle valli interne e in pianura.
Terza decade: verso Natale e Capodanno tra fasi miti e rinfrescate
Per la terza decade di dicembre (dal 20 al 31 dicembre), l’atmosfera sembrerebbe apparire più dinamica. Le proiezioni indicano una possibile riduzione dell’anomalia di geopotenziale, con l’arrivo di aria più fredda dal comparto nord-europeo In questo periodo, è previsto un calo termico graduale che potrebbe portare le temperature più vicine alla media stagionale, soprattutto verso la fine del mese.
Il tempo diventerà più variabile, con un aumento delle precipitazioni nelle regioni centrali e al sud, sebbene senza accumuli eccezionali. Le nevicate potrebbero tornare a farsi vedere sulle Alpi e a quote medie in Appennino, senza eventi particolarmente significativi. Un’ulteriore fase più fresca, tra il 25 e il 31 dicembre, potrebbe portare ad un incursione fredda, ma non abbastanza intense da dar vita a vere ondate di gelo.
Dicembre 2025 con poco carattere
Nel complesso, il mese di dicembre 2025 si conferma come un mese di transizione, con un inizio dominato dall’anticiclone che lascia il passo a un periodo di instabilità verso la fine del mese. Le temperature si manterranno sopra la media, ma con possibili rinfrescate nelle fasi centrali e finali, portando qualche giornata di freddo moderato e neve sui rilievi.
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Tecnico Meteorologo certificato secondo lo schema WMO ed iscritto all'Associazione Meteo Professionisti (AMPRO); fondatore di Meteo Lazio nel 2014, realtà che vanta una rete di stazioni meteo private. Fornisce dati meteo e bollettini per svariate sedi di Protezione Civile nel Lazio.