Sono già 12 i sistemi nominati in Atlantico in questa stagione
Dopo un inizio in sordina, la stagione degli uragani nell’oceano Atlantico è entrata nel vivo proprio nell’ultimo mese, con ben 8 sistemi che si sono sviluppati sulle sue calde acque. Prima di queste tempeste, infatti, erano stati solamente 3 i sistemi ad essere stati nominati, a partire da Andrea: questa tempesta ha avuto breve vita lo scorso maggio in pieno oceano, prima ancora che la stagione prendesse ufficialmente il via, convenzionalmente, il primo giugno. Dopo Andrea si è dovuto aspettare l’uragano Barry, classificato come categoria 1 al momento del landfall, il quale ha toccato terra sulla Louisiana il 13 luglio. A seguire, il 21 agosto, si è sviluppata sulla Florida la tempesta Chantal ma a quel punto tutti gli occhi iniziavano a guardare il quarto sistema della stagione, quello che sarebbe poi diventato il devastante uragano Dorian.
Solamente settembre vanta la formazione di ben 7 tempeste
La stagione degli uragani nell’Atlantico è entrata nel vivo proprio con il devastante uragano Dorian, al quale sono seguiti ben 8 sistemi, 7 dei quali tutti formatesi nel mese di settembre. Tra questi, il più potente finora era stato l’uragano Humberto, il quale si è sviluppato lo scorso 13 settembre al largo delle Bahamas prima di sfiorare le Bermuda: i suoi venti medi sono arrivati a toccare i 205 km/h, rendendolo un uragano di categoria 3. Subito dopo Humberto, una serie di sistemi hanno animato l’oceano Atlantico: la tempesta tropicale Imelda è stata la responsabile delle alluvioni in Texas, sulla stessa zona già flagellata dall’uragano Harvey solo 2 anni fa, seguita dall’uragano Jerry che ha nuovamente raggiunto le Bermuda. La tempesta Karen ha invece portato precipitazioni torrenziali specie su Puerto Rico, mentre ora tutti gli occhi sono puntati sull’uragano Lorenzo.
Europa nel mirino dell’uragano Lorenzo: prima le Azzorre poi…
Secondo le ultime uscite dei principali modelli, le Azzorre si trovano proprio sulla traiettoria dell’uragano Lorenzo e non si esclude che la tempesta possa poi raggiungere anche l’Europa. Fonte: nhc.noaa.gov
Lorenzo si è formato lo scorso 23 settembre al largo delle coste africane a Sud di Capo Verde, acquistando gradualmente sempre più forza muovendosi prima verso Ovest e poi verso Nord. In questo momenti si trova a circa 2700 km a Sud Ovest delle Isole Azzorre, con venti medi fino a 230 km/h e raffiche anche superiori, tali da classificarlo come uragano di categoria 4 sulla scala Saffir Simpson. Si tratta di uno degli uragani più grandi e più potenti che abbiano mai solcato le acque dell’oceano Atlantico centrale, confrontabile solamente, almeno per quello che riguarda la storia recente, con l’uragano Gabrielle del 1989 (il quale però raggiunse i Caraibi). Lorenzo si sta muovendo a circa 19 km/h proprio verso le isole portoghesi, le quali potrebbero essere direttamente colpite dall’uragano all’inizio della prossima settimana.
Uragano Lorenzo atteso sulle Azzorre e poi sull’Europa
Come detto, le isole Azzorre si trovano sull’esatta traiettoria, ormai da diversi giorni, di questo potente uragano. Nonostante sia molto difficile se non impossibile conoscere con così tanto anticipo l’esatto percorso che seguirà la tempesta, i modelli ci forniscono con una buona approssimazione quelle che potrebbero essere le zone con la più alta probabilità di impatto da parte dell’uragano. C’è dunque un significativo rischio per le Azzorre di venire colpite da Lorenzo, il quale è anche particolarmente grande: basti pensare i venti con la potenza tale da essere classificati come uragano si estendono per oltre 70 km dal centro della tempesta, mentre quelli classificati come tempesta tropicale vanno ad oltre 400 km dall’occhio.
Possibile arrivo di Lorenzo anche sull’Europa continentale
Stando alle ultime uscite dei principali modelli meteo, l’uragano Lorenzo si sta quindi dirigendo direttamente verso le isole Azzorre, avamposto europeo nell’Atlantico, dove dovrebbe arrivare proprio all’inizio di ottobre. Da qui la sua traiettoria si molto più incerta, con i modelli che non sono concordi sul percorso che seguirà Lorenzo. Secondo il modello ECMWF però, non si esclude che questa tempesta possa arrivare anche sull’Europa continentale sul finire della prossima settimana: in particolare Lorenzo potrebbe raggiungere le Isole Britanniche e poi la Francia come ciclone extra tropicale, ma l’incertezza è ancora troppo elevata per poter fare una previsione.
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