
Con il caldo africano cresce il pericolo di coliche: l’allarme lanciato dall’urologo Vincenzo Mirone
L’ondata di caldo che sta colpendo l’Italia, e gran parte dell’Europa, porta con sé non solo disagio fisico ma anche rischi sanitari spesso sottovalutati. Tra questi figurano le coliche renali che rappresentano una delle complicanze più dolorose legate alla disidratazione estiva. Lo ha ricordato il Professor Vincenzo Mirone, urologo e Presidente della Fondazione Pro-Prevenzione e Ricerca in Oncologia, il quale ha sottolineato ad Adnkronos quanto sia importante prevenire questi episodi attraverso una serie di buone abitudini quotidiane, evidenziando anche le conseguenze gravi che una calcolosi renale trascurata può avere. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
Idratazione costante e acqua giusta
“La prima misura preventiva contro i calcoli renali – spiega Mirone – è bere con regolarità durante tutto l’arco della giornata. Ogni bicchiere d’acqua può ridurre il rischio di formazione dei calcoli fino al 13%”. L’urologo consiglia di consumare almeno due litri di acqua oligominerale al giorno, meglio se a basso contenuto di sodio, così da facilitare il lavoro dei reni senza appesantirli ulteriormente. L’assunzione deve essere distribuita nel tempo, evitando lunghe pause di disidratazione. “Al contrario – prosegue –bevande zuccherate e soft drink contribuiscono ad aumentare il rischio”. Inaspettatamente caffè e agrumi, secondo gli studi più recenti, sembrano esercitare un effetto protettivo, sempre se assunti con moderazione e all’interno di una dieta equilibrata.
Alimentazione e stile di vita
“Oltre all’idratazione, è fondamentale seguire una dieta corretta” – continua Mirone – e chi è predisposto ai calcoli deve limitare le proteine animali, il sale e gli alimenti ricchi di ossalati, come spinaci, cioccolato e barbabietole“. L’esperto raccomanda di favorire frutta e verdura, specialmente quelle ricche di acido citrico, come mele, pomodori e limoni, i quali contribuiscono a contrastare la cristallizzazione dei sali minerali nelle urine. Anche lo stile di vita attivo gioca un ruolo chiave: “L’attività fisica regolare e il controllo del peso corporeo sono essenziali per la salute renale, così come per la prevenzione di tante altre patologie croniche”. La calcolosi urinaria colpisce sempre più persone, in particolare uomini tra i 30 e i 50 anni, ma l’incidenza nelle donne è purtroppo in crescita.
Altri rimedi utili e cosa fare in caso di recidiva
Quando i calcoli si sono già formati le terapie variano in base alla dimensione e alla natura del calcolo: in molti casi è sufficiente una terapia espulsiva basata su idratanti, antinfiammatori e farmaci alcalinizzanti. Nei casi più complessi, invece, si può ricorrere a tecniche più invasive come la litotrissia extracorporea, l’ureteroscopia o la chirurgia robotica. Per chi ha già avuto episodi di coliche è importante valutare il rischio di recidiva tramite un’analisi metabolica completa, che consente di pianificare una prevenzione personalizzata e mirata.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.