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Camminare fa bene al cervello e a tutto il corpo: ecco i vantaggi per l’organismo

Il Prof. Sergio Pecorelli ha spiegato ad Adnkronos quanto camminare al giorno per avere importanti benefici al cervello

Camminare fa bene al cervello e a tutto il corpo: ecco i vantaggi per l’organismo
Camminare fa bene al cervello e a tutto il corpo: ecco i vantaggi per l'organismo - Foto PixaBay

Camminare fa bene al cervello e a tutto il corpo: ecco i vantaggi per l’organismo

Camminare è un bel toccasana per il corpo: aiuta a tenersi in forma, stimola il metabolismo e allontana i pericoli “ingrassamento” e obesità. Ma attenzione, una bella passeggiata è importante anche per il benessere del nostro cervello. A svelarlo ad Adnkronos è il dottor Sergio Pecorelli, Professore di Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Brescia e componente del Comitato Scientifico Fmsi (Federazione Medico Sportiva Italiana), il quale ha spiegato perché camminare fa bene alla sfera cerebrale.

I benefici di camminare

Camminare almeno mezzora al giorno – ha spiegato il Prof. Pecorelli – e in modo veloce a tutte le età aumenta il numero dei neuroni del nostro cervello, quindi memoria e capacità cognitive. Ma aumenta anche la vascolarizzazione del cervello”. “Non conta fare ‘i famosi 10mila passi al giorno’ – prosegue Pecorelli ai microfoni di Adnkronos – ma il numero dei minuti (trenta ndr) e per almeno 5 giorni a settimana. Già tra i due e i cinque anni di età i bambini devono fare almeno tre ore al giorno di movimento per avere subito benefici al cervello”. “Camminare – prosegue l’esperto – stimola la produzione a livello cerebrale di una sostanza che si chiama Bdnf, un fattore che va a colpire l’ippocampo anteriore, deputato a costruire le cellule chiave per la nostra memoria e le nostre attività cognitive”.

L’analisi dell’esperto e altri consigli

Il Prof. Pecorelli consiglia quindi di camminare secondo i criteri già presentati, ma con degli accorgimenti importanti: “avere delle scarpe comode, possibilmente con suole più larghe e a prova di caduta, mai andare a camminare da soli, meglio in coppia o con amici, fare percorsi sicuri e accertarsi che il terreno sia adeguato e se possibile è bene cambiare percorsi in modo da venir maggiormente stimolati dal punto di vista cerebrale“.

Camminare aiuta a curare l’ipertensione

L’ipertensione è una delle patologie più diffuse in Italia (con sempre più giovani coinvolti) ma ecco una buona notizia soprattutto per chi ne soffre particolarmente: camminare aiuta a curare questo disturbo. Ad annunciarlo è il dottor Vinicio Fiorani, responsabile di Cardiochirurgia presso il Salus Hospital di Reggio Emilia, ai microfoni del quotidiano Il Resto del Carlino.

I consigli del dottor Fiorani

Il dottor Fiorani ha spiegato che l’ipertensione può essere contrastata con delle belle camminate: non è necessario correre o fare chissà quali attività, basta dedicare almeno un’ora al giorno a passeggiare (o anche a camminare sul tapis roulant, in caso di maltempo o di particolare pigrizia…) per tenere a bada la pressione arteriosa. Inoltre va seguita una dieta pressoché povera di sale e abolire il fumo. Nei casi più estremi, prosegue il dottor Fiorani, occorre una specifica terapia farmacologica, ma camminare (specie se all’aria aperta) aiuta davvero a regolare la pressione e allontanare i rischi di infarto e ictus.

Che cos’è l’ipertensione?

Quando si parla di ipertensione ci si riferisce alla forza con la quale il cuore spinge il sangue nelle arterie per far arrivare il sangue stesso ed il nutrimento ad ogni cellula del nostro corpo. L’ipertensione arteriosa si determina nel momento in cui si presenta un’alterazione persistente della pressione, che può essere generata da una malattia (ad esempio una malattia del rene o della tiroide) e che a sua volta può determinarne altre.

Pressione alta: i principali sintomi

Ecco i sintomi principali di ipertensione, riportati dal sito Corriere.it:

– Forte mal di testa
– Sensazione di instabilità o ronzio
– Rossore al volto
– Palpitazioni
– Sensazione di avere il cuore in gola
– Percezione piuttosto netta del battito del cuore

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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