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Coronavirus, il chiarimento del Viminale sul coprifuoco. Ecco tutti i dettagli

Covid-19, rientro a casa posticipato per chi cena al ristorante? No, coprifuoco alle 22 per tutti: il chiarimento del Ministero dell'Interno

Coronavirus, il chiarimento del Viminale sul coprifuoco. Ecco tutti i dettagli
Covid-19, un comune italiano entra in zona rossa a causa del boom di contagi, ecco cosa è successo, - Foto YouTube

Coronavirus, nessuna eccezione sul coprifuoco: rientro alle 22

Si è fatta molta confusione, nei giorni scorsi, sul coprifuoco. Da oggi, infatti, nelle Regioni in zona gialla sarà – tra l’altro – possibile cenare al ristorante (ma solo all’aperto), secondo qualcuno con la possibilità di rientrare a casa anche dopo le 22 mostrando lo scontrino della cena. Ad alimentare la confusione era stata Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari Regionali, nel corso di un’intervista al Messaggero: in realtà, però, non è così. Non ci sono eccezioni, infatti, al rispetto del coprifuoco alle 22. Leggi anche Coronavirus, scatta un nuovo divieto valido fino al prossimo 2 maggio 2021 a Palermo: tutti i dettagli

La precisazione del Ministro dell’Interno

Come spiegato dal sottosegretario agli Interni Carlo Sibilia, “la legge e la circolare del Viminale sono chiare e prevedono il ritorno a casa proprio alle 22 anche per chi cena all’aperto. Evitiamo interpretazioni personali che possano creare confusione tra i cittadini e mettere in difficoltà le forze dell’ordine. Il coprifuoco al momento è alle 22”, è quanto riportato da Notizie.it. La possibilità di rientrare a casa anche dopo le 22 per chi avesse cenato al ristorante aveva dato speranze ai ristoratori, desiderosi di ripartire dopo un periodo molto difficile: è arrivata, però, la smentita. Leggi anche Coronavirus, un super-untore va al lavoro con la febbre a 40 e infetta 22 persone: ecco dove è successo

Le regole per la consumazione al tavolo

È stata una circolare del Viminale a far chiarezza in tal senso: il coprifuoco resta alle 22 e dopo le 22 possono rimanere all’interno dei ristoranti solo gestori e personale, che hanno la possibilità di spostarsi per motivi di lavoro. Il nuovo decreto dispone, in zone gialla, l’obbligo di servizio al tavolo all’estero, con un massimo di 4 persone, a meno che siano conviventi. Il distanziamento tra i tavoli deve essere di almeno un metro, non è consentito sostare all’interno del ristorante, così come nei bar è vietata la consumazione al banco: possibile solo l’asporto. Leggi anche Coronavirus, troppi contagi: in lockdown fino al 30 aprile il comune di Palomonte. Ecco cos’è successo

I ristoratori potranno utilizzare marciapiedi e parcheggi

Ci sono però buone notizie per i ristoratori: per i locali che non possiedono un adeguato spazio esterno, infatti, è possibile utilizzare marciapiedi e parcheggi su strada, ma solo dopo aver ricevuto l’autorizzazione (anche se si sta lavorando per snellire le procedure): è sospesa fino a giugno la tassa per l’occupazione di suolo pubblico e c’è la volontà di prorogare la sospensione.

Il dibattito sul coprifuoco

Il coprifuoco è ormai da diversi giorni al centro del dibattito pubblico: la sua proroga, infatti, ha sollevato non poche polemiche, soprattutto tra coloro che speravano nell’abolizione o comunque nella possibilità di ritardarlo almeno di un’ora. Per ora il rientro a casa è previsto ancora alle 22 ma a metà maggio ci sarà un’altra verifica: se i dati lo consentiranno sarà certamente rivisto.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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