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Coronavirus, ingresso allo stadio (e non solo) vietato ai non vaccinati? L’ipotesi del Governo

Il Governo prepara la stretta sul Green Pass: se i dati sul coronavirus peggioreranno saranno esclusi i non vaccinati dalla "certificazione verde" per i luoghi di intrattenimento

Coronavirus, ingresso allo stadio (e non solo) vietato ai non vaccinati? L’ipotesi del Governo
Foto PixaBay.com

Il Governo pensa a una stretta sul Green Pass

Il Governo prosegue nella sua campagna di contenimento del coronavirus: tra vaccinazione di massa, Green Pass e tutte le varie norme da rispettare per evitare la diffusione del contagio, l’Italia ha ottenuto come risultato il fatto di avere tra i migliori dati d’Europa sul Covid-19. Tuttavia la curva epidemiologica è tornata a crescere e le autorità stanno valutando restrizioni proprio riguardo il “certificato verde” e le modalità per ottenerlo. Tra le ipotesi, come riportato da SportMediaset.it, c’è la possibilità di escludere dagli stadi persone non vaccinate. Ma in realtà è tutto il settore dell’intrattenimento e dello svago che rischia misure più rigide. Vediamo in cosa consiste.

Le restrizioni al vaglio del Governo

La data chiave in tal senso è quella di venerdì 19 novembre: in quel giorno l’Istituto Superiore di Sanità comunicherà l’indice Rt in Italia, valore già in risalita da qualche giorno (ora a circa il 2%). Se i valori dovessero peggiorare ulteriormente il Governo ha già pronta la soluzione e riguarda il Green Pass. Esso verrebbe rilasciato, per cinema, teatri, stadi, bar e ristoranti, solo a chi abbia completato il ciclo vaccinale e ai guariti da non più di sei mesi, escludendo così il tampone sia rapido che molecolare. Questa soluzione metterebbe “fuori gioco” i non vaccinati. E qui entra in gioco l’ipotesi di un Green Pass differenziato tra le persone.

Si fa largo l’ipotesi del Green Pass differenziato

L’idea del cosiddetto Green Pass differenziato per vaccinati e non vaccinati, dunque è piuttosto simile a quella del lockdown per non vaccinati in Austria. Sulla base dell’ipotesi che sta circolando in queste ore in Italia, quindi il Green Pass per cinema, teatri, stadi, bar e ristoranti sarebbe rilasciato soltanto a chi ha completato il ciclo vaccinale, oltre che a chi è guarito dal Covid-19 da non più di 6 mesi. Resterebbero fuori dall’uso della certificazione verde, dunque, tutti coloro che esibiscono un semplice tampone negativo, sia rapido che molecolare. Stando a quanto rivelato dal quotidiano piemontese, però, in quest’ultimo caso si potrebbe comunque continuare a recarsi a lavoro, previo tampone negativo di un test effettuato da non più di 48 ore. Nella pagina successiva potrete leggere l’ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile. L’ANNUNCIO DEL VICE.MINISTRO SILERI: “ECCO COME PASSEREMO IL NATALE”

Coronavirus, dati aggiornati in Italia al 15 novembre 2021

Sulla base dei dati diffusi dalla Protezione Civile nella giornata di lunedì 15 novembre 2021, in Italia i casi di persone attualmente contagiate da Coronavirus risultano essere 120.875. Le persone decedute dall’inizio dell’epidemia sono 132.819 (+44 rispetto a domenica), mentre i guariti/dimessi 4.611.566 (+3.510). Le persone ricoverate in terapia intensiva, invece, risultano essere 475 (+17). In generale, il totale dei casi è di 4.865.260 (+ 5.144 rispetto a domenica).

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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