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Covid, varianti Pirola, JN.1 e Eris: ecco quali sono i sintomi e le differenze

Le varianti Pirola, Eris e JN.1 (nate da Omicron) presentano sintomi simili ma anche differenze importanti: tutti i dettagli

Covid, varianti Pirola, JN.1 e  Eris: ecco quali sono i sintomi e le differenze
Foto Pexels.it

Tutto ciò che c’è da sapere su Pirola, JN.1 ed Eris, le varianti Covid che stanno circolando in questo periodo

Il Covid è tornato a colpire nel nostro Paese (e non solo) costringendo al letto centinaia di migliaia di persone: il virus si è ormai endemizzato, mescolandosi con le altre malattie definite “stagionali” e aumentando ancor di più la propria capacità di contagio, il che si traduce in un nuovo aumento di positivi. Da Omicron, quella che lo scorso anno era la variante più diffusa al mondo, sono nate altre mutazioni come Pirola, Eris e la new entry JN.1. Ecco quali sintomi contraddistinguono queste mutazioni, come riportato da tg24.sky.it, e in che modo riconoscerle.

Le varianti Eris e Pirola

Partiamo dalla variante Pirola, in circolazione già da diversi mesi e che presenta un ventaglio molto ampio di disturbi: essa comporta sintomi come tosse persistente, febbre alta con brividi, perdita o alterazione del normale senso del gusto o dell’olfatto (in analogia con le primissime forme di Covid), fiato corto, stanchezza improvvisa e mancanza di energia, dolori muscolari, mancanza di appetito, mal di testa insolito o più duraturo del solito, mal di gola e naso chiuso o che cola, diarrea e malessere diffuso. Più “leggera”, ma affatto da sottovalutare, è la variante Eris che si manifesta con febbre (in alcuni casi e duratura, in altri presente solo per poche ore), tosse, affaticamento, naso che cola, mal di testa e dolori muscolari.

La mutazione JN.1

L’ultima ad essere apparsa nel mondo è la mutazione JN.1, al momento la più presente nei database di chi gestisce i positivi al Covid: il sintomo più forte, che quindi permette di capire di esser stati colpiti da questa variante in particolare, è il mal di gola intenso e persistente che sparisce solo dopo diversi giorni. Ci sono poi i “classici” congestione nasale, tosse persistente e mal di testa, la febbre invece potrebbe anche essere assente.

Come riconoscere il Covid dall’influenza stagionale?

Detto delle differenze tra le tre varianti Covid “più in voga del momento” c’è un solo modo, in via ufficiale, per capire se siamo stati colti dall’influenza o dal Covid: sottoporsi al tampone, sia in farmacia con il test fai da te. Nel caso in cui si risulti positivi al tampone è bene rimanere in casa, seguire la terapia farmacologica prescritta dal medico di fiducia e attendere la fine dei sintomi (di solito ci si negativizza nel giro di 7-10 giorni)

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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