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Cuore, arriva lo studio che può rivoluzionare le cure

Cuore, ecco lo studio che può rivoluzionare le cure. Studio condotto dai ricercatori della New York University School of Medicine

Cuore, arriva lo studio che può rivoluzionare le cure
Il cuore femminile è più esposto alle malattie cardiache foto: pxhere.com

Cuore, arriva lo studio che può rivoluzionare le cure

Un nuovo studio sul cuore potrebbe rivoluzionare le cure e le terapie. Si tratta di una ricerca degli scienziati della New York University School of Medicine, che hanno seguito circa 5.200 malati, valtando l’incidenza di una cura farmacologica, unita a dieta ed esercizio fisico, rispetto a quella di routine basata sui trattamenti chirurgici, come ha riportato Sky

Patologie trattate solo con farmaci, dieta ed esercizio fisico?

Secondo i ricercatori, l’uso di trattamenti come gli stent nelle arterie sarebbe spesso inutile e le patologie ischemiche stabili potrebbero essere trattate semplicemente con i farmaci, la dieta e l’esercizio fisico, con gli stessi risultati considerando la mortalità e gli infarti nei pazienti. Si tratta di una teoria rivoluzionaria.

Lo studio chiamato ‘Ischemia’

La ricerca scientifica è stata presentata nel corso dei convegni organizzati dell’American Heart Association. Questo studio è chiamato ‘ISCHEMIA’. Gli scienziati hanno scoperto che i pazienti sottoposti a procedure invasive di routine, come ad esempio l’introduzione di stent oppure interventi chirurgici di bypass, rispetto a pazienti che hanno ricevuto solo farmaci e consigli sullo stile di vita, non siano stati particolarmente protetti da morte cardiovascolare, infarto, ricovero per angina instabile, ricovero per insufficienza cardiaca o rianimazione in seguito ad un arresto cardiaco.

Si tratta di due approcci differenti

I disturbi cardiologici più diffusi andrebbero curati in maniera diversa secondo gli studiosi, in maniera tale da favorire i trattamenti con farmaci, dieta ed esercizio fisico, con gli stessi risultati in termini di mortalità e infarti dei pazienti.

Ricercatori guidati da Judith Hockman

Lo studio è stato coordinato da Judith Hockman, come riporta Sky, che ha seguito pazienti che soffrivano di placche arteriose e dolori anginosi sotto sforzo fisico. Tutti i pazienti hanno seguito un regime farmacologico, che includeva aspirina e medicine per abbassare il colesterolo e la pressione, ed hanno seguito un rigoroso regime di dieta e ginnastica nella vita quotidiana. Solo la metà dei malati è stato anche sottoposto all’inserimento di stent oppure  all’angioplastia arteriosa.

I risultati

I due approcci per la cura dei problemi cardiaci degli oltre 5.200 pazienti selezionati hanno dato gli stessi risultati. L’incidenza di infarti e di mortalità è risultata statisticamente simile tra i due gruppi, dopo quattro anni dai test. Gli infarti o la mortalità hanno interessato 13.3% dei partecipanti al gruppo che aveva ricevuto anche le procedure invasive, contro il 15.5% di chi aveva seguito solamente il regime farmacologico associato a quello composto da dieta più esercizio fisico.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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