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Giovedì 14 Marzo
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Switch-off del digitale terrestre, si parte il 20 ottobre: tutto ciò che c’è da sapere

Switch-off del digitale terrestre, tra poche ore il via: tra verità e confusione, ecco quello che c'è da sapere

Switch-off del digitale terrestre, si parte il 20 ottobre: tutto ciò che c’è da sapere
Switch-off del digitale terrestre, si parte l'8 marzo - Foto Pixabay

Switch-off, tra verità e confusione: tra poche ore il via

Ormai ci siamo, tra poche ore partirà il tanto atteso switch-off del digitale terrestre: il via mercoledì 20 ottobre. Milioni di italiani saranno costretti a cambiare il proprio televisore o il proprio decoder, ma sul tema c’è ancora tanta confusione. Che qualcosa stia per succedere è ormai chiaro a tutti, ma cosa realmente? Dday.it ha provato a fare chiarezza stilando un elenco di cose vere e cose false sullo switch-off. Leggi anche Bonus tv, ecco come ottenere un decoder gratis: requisiti e domanda

Cosa succederà il 20 ottobre?

La prima “bugia” è quella che lo switch-off sia stato imposto dall’Unione Europea: in realtà si tratta di una decisione nazionale, ma l’Europa ha un ruolo nel processo. La decisione di sottrarre alle emittenti TV la banda 700 Mhz è stata presa a livello comunitario, ma ogni nazione ha deciso come effettuare il cambiamento: l’Italia ha deciso di puntare sul MPEG4, mentre in futuro dovrebbe essere anche la volta del DVB-T2. Dal 20 ottobre, in realtà, non tutti i canali migreranno definitivamente verso il MPEG4: lo switch-off riguarderà per ora nove canali Rai e sei canali Mediaset. Leggi anche Bonus tv, firmato il decreto: ecco a quanto ammonta e chi può richiederlo

Come controllare se il nostro televisore è adeguato

Lo switch-off dovrebbe completarsi entro 6 mesi. Per capire se il proprio televisore è già compatibile con il nuovo standard non basta sintonizzarsi sui canali 100 e 200 e controllare se sono visibili: questi due canali sono diffusi con codifica HEVC Main 10, che sarà utilizzata solo nella seconda fase dello switch-off, che avverrà a partire dal 2023. Per capire, invece, se è necessario adeguare subito il proprio televisore, bisogna sintonizzarsi sui canali HD: esempi sono il 501, ovvero Rai Uno HD, e successivi. Se si vede almeno un canale HD, il televisore può funzionare almeno fino al 2023 e forse anche oltre. Leggi anche WhatsApp, adesso gli amministratori potranno eliminare in pochi secondi le chat di gruppo: panico tra gli utenti

Lo switch-off sarà a livello nazionale. E se uno o più canali HD non sono visibili?

Se uno o più canali in HD non risultano visibili, questo non vuol dire che il televisore sia necessariamente da cambiare: i motivi possono essere molteplici, ad esempio le frequenze di trasmissione. Basta che almeno un canale HD sia visibile (La7 HD, ad esempio, dovrebbe essere quasi certamente visibile). Lo switch-off, a differenza di quanto detto da molti, non avviene per aree ma a livello nazionale: per aree avviene invece il riassetto delle frequenze, che si risolve con una nuova sintonizzazione dei canali.

Tra qualche anno il passaggio al DVB-T2

Ci sarà, poi, un ulteriore passaggio, quello verso il DVB-T2: la nuova roadmap lo ha spostato a partire dall’1 gennaio 2023, ma non ci sono ancora certezze in merito. Il bonus tv prevede che siano rottamabili solo televisori acquistati prima del 22 dicembre 2018, ma questo non vuol dire che un televisore acquistato prima di quella data sia necessariamente da cambiare. Si tratta di una data decisa dal legislatore.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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