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Analisi modelli: irruzione fredda confermata nel week end, poi di nuovo spazio all’anticiclone?

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I principali centri di calcolo sono ormai piuttosto in linea da due giorni sull’andamento climatico del fine settimana, ma poi a cosa andremo incontro?

Analisi modelli: irruzione fredda confermata nel week end, poi di nuovo spazio all’anticiclone?
Analisi modelli di oggi, 21 febbraio 2019

Le emissioni dei modelli matematici della mattina di oggi, giovedì 21 febbraio 2019, confermano definitivamente l’arrivo di aria fredda di origine artico-continentale sulla nostra Penisola, con un brusco calo delle temperature atteso soprattutto sulle regioni centro-meridionali. A fare i conti con nevicate fino a quote molto basse saranno soprattutto MolisePuglia, Calabria, Basilicata e Sicilia con i fiocchi che localmente potranno spingersi fino alle aree di bassa collina o fondovalle. Questo anche per il transito associato di una goccia fredda in quota che nei momenti più intensi delle precipitazioni permetterà alle nevicate di spingersi molto verso il basso. Situazione decisamente diversa invece per i settori del medio-alto Tirreno e al Nord Italia, dove invece il clima tenderà a mantenersi pressochè stabile e asciutto con ampie schiarite e bel tempo prevalente. Anche qui comunque il calo delle temperature si farà sentire, specie lungo le regioni adriatiche con valori minimi e massimi in decisa flessione.

La tendenza per il medio termine è volta al ritorno dell’anticiclone: nuova fase stabile alle porte?

Già da qualche giorno i principali centri di calcolo credono sempre più fermamente all’ipotesi che un esteso campo di alta pressione possa tornare a rimontare sulla nostra Penisola, con effetti a decorrere già dalle giornate di domenica e lunedì e conseguente ritorno del clima stabile da Nord a Sud. Le temperature subiranno quindi un lento ma progressivo rialzo, sia nei valori minimi che nei valori massimi con poche nubi e schiarite via via più ampie anche al Sud Italia.

Aggiornamenti dalla Stratosfera: il VPS resta molto compatto, ma il mese di marzo cambierà ancora le carte in tavola

Nonostante gli ultimi aggiornamenti dalla stratosfera lascerebbero pensare ad un VPS molto compatto e atteso sfondamento della soglia NAM che sta avvenendo proprio in questi giorni, l’effetto radiativo che comporta il normale decorso stagionale andrà ad incidere intorno alla metà del nuovo mese con un fisiologico riscaldamento finale nei piani isobarici più alti (Final Warming), condizionando con ogni probabilità la seconda parte del mese che potrebbe assumere connotati instabili e a tratti invernali sulla nostra Penisola. La prima decade invece potrebbe essere ancora una volta caratterizzata da un clima sostanzialmente asciutto.

 

 

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