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Analisi modelli: persiste un intenso ed esteso flusso zonale, uno sblocco solo a metà mese?

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Il vortice polare troposferico continua a mantenersi fortemente compatto, lasciando spazio ad un esteso flusso zonale con la nostra Penisola tenuta ai margini del maltempo

Analisi modelli: persiste un intenso ed esteso flusso zonale, uno sblocco solo a metà mese?
Analisi modelli 7 Marzo 2019 - Rielaborazione grafica CMI

L’aggiornamento della mattina di oggi, giovedì 7 marzo 2019, descrive un pattern climatico certamente non dissimile da quanto mostrato nei giorni scorsi. Il ricompattamento del VPT (Vortice Polare Troposferico) ha portato ad un nuovo e intenso flusso zonale che continua a scorrere indisturbato lungo le alte latitudini europee, richiamando verso la nostra Penisola correnti più miti e stabili. Qualche nube in più continuerà ad interessare soltanto le regioni centro-settentrionali ma con precipitazioni rare e concentrate perlopiù al Nord Ovest e lungo l’arco alpino. Per il momento quindi, anche in base ai Run 00z di questa mattina, non sono previsti sblocchi importanti ad una circolazione climatica che come da letteratura rischia di rimanere instaurata sul comparto europeo ancora per diversi giorni. Questo è anche testimoniato dallo sfondamento della soglia dell’indice NAM (North Anular Mode), che si pone come una vera e propria cartina al tornasole dello stato di salute dello stesso vortice troposferico: questo si conferma ancora su valori ampiamente positivi che potrebbero significare quindi flusso zonale ancora molto intenso.

Molte nubi nel week end ma con alta pressione e piogge rare sull’Italia

Nel corso del fine settimana, anche gli aggiornamenti odierni lo stanno confermando, andremo incontro ad un generale aumento della nuvolosità da nord a sud ma le precipitazioni tuttavia continueranno a latitare su gran parte della nostra Penisola. Qualche fenomeno a tratti più intenso è atteso, come anche detto in precedenza, solamente sulle estreme regioni settentrionali con nevicate a quote medie previste sulle Alpi, specie quelle centro-occidentali.

Lo sblocco possibile a metà mese? I principali centri di calcolo iniziano a crederci

Se da una parte l’attuale pattern climatico sembrerebbe piuttosto solidificato sul comparto europeo, dall’altra sembrano poter iniziare le prime manovre volte ad uno sblocco più importante atteso nella metà del mese di marzo. Non si può infatti escludere ad oggi l’instaurarsi di quello che generalmente viene definito come ‘’W2 pattern’’, con l’elevazione dell’anticiclone delle Azzorre verso l’Islanda ed un conseguente scambio meridiano sull’Europa centrale. Si tratta tuttavia ancora di ipotesi, saranno pertanto necessarie ulteriori conferme nei prossimi giorni.

 

 

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