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Arabia Saudita nella morsa del maltempo: tempesta di sabbia accompagnata dalla grandine

di

centro meteo italiano

Maltempo intenso in Arabia Saudita, dove si sono abbattute violente tempeste di sabbia accompagnate anche dalla grandine.

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Maltempo intenso in Arabia Saudita, dove si sono abbattute violente tempeste di sabbia accompagnate anche dalla grandine. Fonte: Lalit Modi via Weather World / Nature

Arabia Saudita nella morsa del maltempo: tempesta di sabbia accompagnata dalla grandine – 20 marzo 2017 – Nonostante sia conosciuta per l’interminabile distesa di deserto e per il suo clima prevalentemente arido, l’Arabia Saudita negli ultimi giorni è salita agli onori della cronaca per via del maltempo intenso che ha flagellato la zona. Violente tempeste si sono abbattute sul paese medio orientale: in particolare, come potete vedere dal video di seguito, girato da Waleed Quarashi, sull’Arabia Saudita il maltempo ha portato intense tempeste di sabbia le quali però sono state accompagnate anche dalla grandine, fatto assolutamente poco comune per il deserto. In particolare le tempeste di sabbia, chiamate anche haboob proprio dal termine arabo che significa “soffiare”, vengono originate dai temporali che si abbattono sulle grandi zone desertiche: è un fenomeno molto intenso, la cui durata però è limitata, normalmente tra 10 e 30 minuti, ma a volte raggiungono anche l’ora. In Arabia Saudita, nei giorni scorsi, questo haboob ha repentinamente ridotto la visibilità a poche centinaia di metri: non solo, perché il temporale che ha originato questa tempesta di sabbia, ha anche scaricato al suolo tantissima grandine, coprendo in maniera anomala il deserto. Ma cos’è esattamente la grandine?La grandine, per definizione, è un tipo di precipitazione solida che consiste in piccoli chicchi di ghiaccio il cui diametro sia superiore ai 5 mm. […]

Gli ingredienti necessari perché la grandine si formi è la presenza forti correnti ascensionali come anche di una grande estensione verticale della nube, un cumulonembo, dove vi sia un grande contenuto di acqua liquida, grandi gocce e anche temperature sotto lo zero. Le gocce d’acqua infatti, crescendo in un ambiente in cui la temperatura continua a diminuire a causa dei moti verticali che la portano sempre più in alto, congelano appena vengono a contatto con dei nuclei di condensazione: questi cristalli di ghiaccio a causa dei continui movimenti che seguendo le correnti interne alle nubi, assumono poi una forma a cipolla, con vari strati che man mano si aggiungono al chicco originale. Quando poi i chicchi di grandine sono troppo pesanti, questi precipitano a terra: più intensa sarà la tempesta, più i chicchi di grandine saranno grandi. […]

a cura di Martina Rampoldi

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