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Meteo – Seconda metà di dicembre tra alta pressione e rapidi peggioramenti: Italia in bilico tra stabilità e maltempo

Anticiclone ancora protagonista con clima mite e nebbie in pianura, ma non mancheranno nuovi affondi perturbati con piogge e neve sui rilievi prima di Natale.

Meteo – Seconda metà di dicembre tra alta pressione e rapidi peggioramenti: Italia in bilico tra stabilità e maltempo

Alta pressione protagonista, ma con primi segnali di cambiamento: verso la seconda metà di dicembre

Alta pressione ancora ben salda tra Europa centro-meridionale e bacino del Mediterraneo, con valori barici attorno ai 1027 hPa sull’Italia. Il tempo si mantiene quindi stabile e insolitamente mite per il periodo, soprattutto in montagna e nelle ore diurne, mentre in pianura dominano nebbie, foschie e nubi basse sulle aree padane e sulle valli del Centro. Questa fase anticiclonica rappresenta il contesto da cui prenderà le mosse la seconda metà di dicembre, che vedrà i primi tentativi dell’Atlantico di riportare nuvole e piogge sul nostro Paese.

Avvio della seconda metà di dicembre: primi cedimenti dell’alta pressione

All’inizio della seconda metà del mese una circolazione depressionaria presente tra Marocco e sud della Spagna viene agganciata dal flusso perturbato atlantico, iniziando a traslare verso il Mediterraneo centro-occidentale. In questo modo l’alta pressione viene erosa sul suo bordo occidentale, permettendo l’ingresso di aria più umida. Le prime regioni a risentirne saranno quelle di Nord-Ovest e le tirreniche: tra inizio e metà settimana aumenterà la nuvolosità al Nord e lungo il versante tirrenico, con piogge e rovesci su Sardegna, Liguria e successivamente su parte del Piemonte. Sulle Alpi occidentali tornerà la neve, inizialmente oltre i 1000-1400 metri, poi in graduale calo di quota localmente fin sotto i 1000 metri, in particolare sul Cuneese.

Fase perturbata a metà mese, poi possibile nuova parentesi anticiclonica

Con la saccatura ormai distesa sul Mediterraneo centro-occidentale, una fase di maltempo più organizzato è attesa su parte d’Italia nella giornata di martedì, con piogge che coinvolgeranno a tratti il Nord-Ovest, l’alto Tirreno, le regioni centrali tirreniche e alcune aree del Sud. La neve tornerà a imbiancare i rilievi alpini a quote medie, con locali sconfinamenti a quote più basse sul Piemonte. Successivamente, la depressione tenderà ad isolarsi verso il Nord Africa, favorendo un nuovo ritorno dell’alta pressione tra mercoledì e venerdì: l’Italia ritroverà così una parentesi più stabile, con ampie schiarite, ma anche con il rinnovarsi di nebbie e nubi basse sulle pianure.

Tendenza per la seconda metà di dicembre: alternanza tra anticiclone e veloci peggioramenti

Guardando al quadro più ampio della seconda metà di dicembre, gli scenari attesi indicano la possibile prosecuzione di una fase dominata dall’alta pressione su gran parte del Mediterraneo, interrotta però da qualche passaggio perturbato. L’anticiclone tenderà ancora a farla da padrone, mantenendo spesso le temperature sopra media, specie in quota, e favorendo condizioni tutt’altro che pienamente invernali sulle nostre regioni. Non si escludono tuttavia nuovi affondi di aria più umida o leggermente più fredda dall’Atlantico o dal Nord Africa, in grado di riportare piogge al Centro-Sud e nuove nevicate sui rilievi, specie tra Appennino e Alpi. Nel complesso, la seconda parte del mese potrebbe quindi trascorrere tra lunghe fasi stabili, cieli grigi in pianura e qualche episodio di maltempo più organizzato, in attesa di capire se l’inverno mostrerà il suo volto più deciso solo a ridosso delle festività natalizie.

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Gabriele Serafini

Tecnico Meteorologo certificato secondo lo schema WMO ed iscritto all'Associazione Meteo Professionisti (AMPRO); fondatore di Meteo Lazio nel 2014, realtà che vanta una rete di stazioni meteo private. Fornisce dati meteo e bollettini per svariate sedi di Protezione Civile nel Lazio.

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