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Coronavirus, è stato individuato un nuovo focolaio nell’ospedale di Gallipoli: diverse persone contagiate e pazienti trasferiti

Coronavirus, focolaio in ospedale: diversi contagiati e pazienti trasferiti dalla struttura di Gallipoli. Ecco quanto è accaduto

Coronavirus, è stato individuato un nuovo focolaio nell’ospedale di Gallipoli: diverse persone contagiate e pazienti trasferiti
Nuovo focolaio al sud Italia in un campo scout: 27 ragazzi e adulti positivi nel barese, Foto archivio

Coronavirus, nuovo focolaio all’ospedale di Gallipoli

Il COVID-19 continua ad affliggere l’Italia e la situazione resta delicata in tutta la penisola. Inoltre, il Governo è tuttora al lavoro, in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico e l’Istituto Superiore di Sanità, per migliorare ulteriormente alcune misure che sono entrate in vigore da ieri, nonostante le difficoltà in atto questi giorni. Resta il divieto di spostamenti tra le regioni (anche se tra territori in zona gialla) e il divieto di asporto dopo le 18 per i bar. Nel frattempo in molte regioni continuano a divampare focolai, purtroppo anche in reparti ospedalieri, come accaduto a Sondrio ma nelle ultime ore anche in Puglia, a Gallipoli. Di seguito vediamo quanto sta accadendo.  NUOVO DPCM, NON OLTRE 2 PERSONE A CASA, ECCO COSA CAMBIA

Focolaio nell’ospedale a Gallipoli

Un ultimo focolaio si è verificato anche all’ospedale di Gallipoli nel reparto medicina con alcuni pazienti che sono stati trasferiti. Come riportato da lecceprima.it, spola delle ambulanze con il Dea di Lecce dove sono stati trasferiti almeno 8 pazienti. Inoltre, sono stati predisposti tamponi a tappeto per tutto il personale sanitario, con la speranza di circoscrivere il focolaio. Intanto a Taviano il sindaco, Giuseppe Tanisi, ha disposto per ordinanza il divieto di stazionamento nelle seguenti aree del territorio comunale: piazza San Martino, corso Vittorio Emanuele II da Largo Convento sino all’intersezione con via Immacolata, viale Barberini che si trova a ridosso del Parco Ricchello, dove è consentito l’accesso per fare attività motoria Tale provvedimento ha portato anche a un aumento dei controlli da parte della polizia, multe salate per chi non rispetta tale ordinanza. Leggi anche: CORONAVIRUS, COSA CAMBIA PER FARE LA SPESA E I SUPERMERCATI

Linea dura ma un’ordinanza emanata per il bene di tutti

Si tratta di un provvedimento che è stato necessario, così come ha spiegato il sindaco del comune pugliese. “Una linea dura che abbiamo deciso di adottare per il bene di tutti, e della quale, oltre ai risultati delle prime ammende (già una trentina), speriamo di poter verificare gli effetti anche sulla salute dei nostri concittadini che siamo impegnati a salvaguardare”. Si tratta infatti di provvedimenti mirati volti a fronteggiare la curva dei contagi, in vista anche dei focolai che sono stati individuati in diversi comuni pugliesi. Leggi anche: “NO” DEL PREMIER CONTE AL LOCKDOWN TRA LE REGIONI

Coronavirus, Ricciardi: fermi per un mese o conseguenze tragiche già a febbraio

Dure sono state le parole pronunciate da Walter Ricciardi, il consigliere del Ministero della Salute, andato ospite giorni fa anche a ‘L’Aria che Tira’ su La7. Secondo Ricciardi, c’è necessità di un nuovo lockdown e della validità ed efficacia dei vaccini: “Dovremmo stare un mese fermi se no avremo 95mila morti a fine febbraio. Vi sembra normale andare a votare? I vaccini sono efficaci anche nei confronti delle varianti, a maggior ragione dobbiamo accelerare la vaccinazione e proteggere quante più persone possibili. E’ giusto stare a casa o comunque limitare il più possibile la circolazione del virus”. Questo è quanto ha rilasciato Walter Ricciardi che si mostra favorevole quindi a una chiusura generalizzata. Soltanto così, spiega, potremo parzialmente combattere e uscire da questa pandemia, altrimenti il virus lo porteremo con noi ancora a lungo e conseguenze saranno purtroppo disastrose.

Restano chiusi gli impianti da sci

La risalita della curva dei contagi infatti, come riportato da SkyTg24, starebbe inducendo il Ministro della Salute Roberto Speranza a “rimangiarsi la parola” con i gestori e lavoratori di impianti e attrazione sciistici e non consentire la riapertura prevista per il 18 gennaio. Nel prossimo DPCM, in uscita tra pochi giorni e in cui saranno contenute le regole da rispettare dal 16 gennaio a data da definire, probabilmente sarà indicato che gli impianti da sci dovranno rimanere chiusi a scopo precauzionale.

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Alessandro Allegrucci

Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.

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