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Coronavirus, quali sono i sintomi delle nuove varianti? Ecco cosa cambia. Le parole di Pregliasco

Le nuove sottovarianti di Omicron presenterebbero dei sintomi differenti. Ecco quali sono e il chiarimento di Pregliasco.

Coronavirus, quali sono i sintomi delle nuove varianti? Ecco cosa cambia. Le parole di Pregliasco
Coronavirus, Pregliasco: nuova ondata a inizio inverno, attenzione alla sottovariante BA.4.6 (Foto Ansa)

Coronavirus, quali sono i sintomi delle nuove varianti? Ecco cosa cambia. Le parole di Pregliasco

Le due mutazioni della variante Omicron scoperte in Sudafrica, ovvero BA.4 e BA.5, secondo l’Oms sarebbero ancora più contagiose delle precedenti. Ci sarebbe quindi una maggiore velocità di diffusione, ma gli esperti notano anche un cambiamento nei sintomi, come riporta Sky. Questa scoperta riguarda soprattutto il Sudafrica, ma le due sottovarianti sono comparse anche in Europa, dove ci sarebbero circa 200 casi.

Le parole di Pregliasco

Ci sarebbero quindi sintomi diversi osservati nelle nuove sottovarianti. Quelli più frequenti sono naso che cola, stanchezza, ma anche dolori a stomaco e addome, all’orecchio e vertigini. Il virologo Pregliasco ha spiegato che le sottovarianti attaccano meno i polmoni e più le prime vie respiratorie. I classici sintomi prima erano tosse e febbre, invece adesso sembrano essere naso che cola e stanchezza. ‘Sembra meno cattiva, però, attenzione: non è un raffreddore”, spiega Pregliasco.

Sintomi diversi

Alcuni medici hanno riscontrato nei pazienti anche dolori a stomaco e addome, male all’orecchio. Le sottovarianti colpirebbero di più le prime vie respiratorie e meno i polmoni. Lascerebbero però tracce profonde anche sugli altri organi, colpendo anche i centri nervosi, con una sintomatologia come le vertigini. Pregliasco ha dichiarato che i casi sono ancora troppo pochi perché ci si possa pronunciare con certezza sull’impatto che Omicron 4 e 5 possano avere sul nostro organismo. Sembrano però ancora più contagiose.

Le varianti in Italia

In Italia, a oggi, sarebbero meno di 10 i pazienti infettati dalla variante BA.4 mentre BA.5 non è stata ancora rilevata. Causano meno perdita del gusto e dell’olfatto, vertigini e mal d’orecchio. Attaccano meno i polmoni e più le prime vie respiratorie, ha confermato Pregliasco. Sembra che le due sottovarianti siano in grado di bucare l’immunità prodotta dopo un’infezione con Omicron BA.1, specie nelle persone non vaccinate. Lo dice una ricerca dell’Africa Health Research Institute di Durban, in Sudafrica.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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