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Martedì 19 Marzo
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Freddo e cuore: attenzione alla stretta relazione

Freddo e cuore: importanti indicazioni a riguardo

Freddo e cuore: attenzione alla stretta relazione
Freddo e cuore: attenzione alle temperature basse. Fonte: cardiochirurgia

Freddo e cuore: basse temperature aumenterebbero alcune malattie

Nel periodo invernale come sappiamo siamo più esposti a virus e malattie ma non tutti sanno che anche il nostro cuore risulta essere più vulnerabile al freddo e alle temperature estremamente basse. Questa relazione è valida soprattutto per chi soffre già di cuore e per chi soffre di altre patologie e in modo particolare vulnerabili risultano anziani e bambini.

Costrizione dei vasi

Le basse temperature comportano una maggiore costrizione dei vasi e, di conseguenza, l’aumento della pressione, della viscosità del sangue e del rischio di emorragie e ischemie. La misurazione costante della pressione facilita capire lo scostamento dei valori, soprattutto durante il periodo invernale. Questo vale anche e soprattutto per i pazienti angionosi, valvulopatici e affetti da cardiopatia ischemica.

Congresso dell’American Heart Association

Vari studi sono stati effettuati per mettere in relazione basse temperature e disturbi cardiaci e da un importante studio presentato durante il congresso dell’American Heart Association è stato dimostrato, come nei mesi freddi, infarti, ictus e malattie cardiovascolari aumentino del 26-36 per cento, rispetto ad altre stagioni (Fonte: cardiochirurgia.com)

Parole del cardiologo

Carlo Savasta, cardiologo presso Humanitas Gavazzeni di Bergamo,spiega a quali rischi va incontro un cardiopatico durante la stagione fredda. “Nel paziente cardiopatico, ossia iperteso, anginoso e/o valvulopatico  i disturbi di cui soffre possono essere aggravati durante l’inverno”, risponde il cardiologo e sicuramente il rischio è maggiore per le persone anziane.

Passeggiata dopo pranzo: mito da sfatare?

Per i cardiopatici, un mito da sfatare, stante al dottor Carlo Savasta è la classica passeggiata digestiva dopo pranzo, soprattutto dopo pranzi abbondanti come quelli invernali sotto le vacanze tra dicembre e gennaio. Sarebbe sconsigliata perchè il sangue è concentrato a livello gastroenterico, facendo sforzi muscolari accelerando il lavoro del cuore il rischio di avere problemi è molto più elevato. Nonostante questo, in inverno il cuore sembrerebbe maggiormente a rischio, soprattutto quando abbiamo a che fare con temperature eccessivamente basse e con persone che soffrono di disturbi cardiaci (Fonte: humanitasalute).

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Alessandro Allegrucci

Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.

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