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Infarto, scoperto il marcatore genetico che svela le persone a rischio

Infarto, è stato scoperto il marcatore genetico che svela le persone a rischio acuto

Infarto, scoperto il marcatore genetico che svela le persone a rischio

Infarto, è stato scoperto il marcatore genetico che svela le persone a rischio

L’infarto è una patologia che colpisce sia gli uomini che le donne. Gli esperti di medicina consigliano di seguire un’alimentazione equilibrata, di fare attività sportiva, non fumare e non bere alcolici, tenere a bada la pressione e il colesterolo. Ma si può capire se una persona è a rischio infarto oppure no? Secondo un nuovo studio italiano si. Vediamo i dettagli.

L’infarto uccide ogni anno 70.000 persone

Ogni anno circa 70.000 persone vengono uccise in Italia dal’infarto del miocardio. Si tratta di una delle principali cause di morte e disabilità. La coronaropatia generalmente è causata da stili di vita sbagliati ed ereditarietà. Ma ora grazie a questa ricerca si aprono nuove strade di prevenzione.

Il nuovo studio

Come riportato dal Corriere.it e dal Messaggero.it, è un marcatore a determinare se una persona è più o meno a rischio infarto. Gli scienziati hanno scoperto un importante marcatore genetico nel corso di uno studio scientifico pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Plos One. La ricerca è stata condotta dagli studiosi dell’Univesità di Tor Vergata di Roma. I risultati permettono di individuare in maniera precoce le persone su cui intervenire con urgenza. Giuseppe Novelli, rettore dell’Università di Tor Vergata e tra gli autori principali delllo studio, ha scpiegato: ‘Non è il primo biomarcatore dell’ infarto finora identificato ma è il più importante. Consente, infatti, di individuare in un gruppo di soggetti a rischio, quelli a rischio più elevato e che necessitano, pertanto, di interventi terapeutici e preventivi immediati‘.  I ricercatori hanno coinvolto pazienti con malattia coronarica stabile, ovvero senza infarto e pazienti con malattia coronarica instabile, in questo caso con infarto. Lo scopo era quello di individuare le varianti molecolari che funzionano come biomarcatori, che permettono cioè di individuare chi potrebbe andare incontro ad un evento acuto in un breve tempo.

L’analisi molecolare

Dopo un’accurata analisi molecolare è stato identificato il comportamento anomalo di miR-423. Questo marcatore ha dei livelli molto bassi in pazienti con malattia coronarica subito dopo l’ infarto rispetto a chi aveva la malattia coronarica stabile.

La spiegazione dei ricercatori

I ricercatori hanno spiegato che il marcatore indica un evento acuto. Novelli afferma che già oggi ‘vengono utilizzati algoritmi in grado di identificare le persone a rischio di infarto, basati su dati genetici, clinici e comportamentali. Nel giro di poco tempo, il nuovo marcatore può tradursi in un test clinico predittivo da effettuare come screening durante le visite cardiologiche.

Il ruolo dei marcatori

I marcatori agiscono da interruttori ed hanno ruoli molto importanti, come ad esempio quello di regolazione dell’espressione genica, possono controllare processi biologici come la proliferazione cellulare, il metabolismo dei grassi, lo sviluppo di tumori.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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