Coronavirus, Pregliasco lancia l’allerta sulla variante Kraken: ‘Ci si può reinfettare”. I dettagli
Dopo la variante Gryphon, i virologi di tutto il mondo stanno osservando con attenzione la nuova sottovariante Covid Xbb1.5. Questa variante è identificata come Kraken. La sottovariante potrebbe “destare preoccupazione nel 2023” anche in Europa, visto che il numero di casi negli Stati Uniti è raddoppiato in una settimana. L’allarme è stato l’epidemiologo statunitense Eric Feigl-Ding. Su questo argomento ha espresso la sua opinione anche il virologo Pregliasco.
Le parole di Pregliasco
Ci sono segnali che arrivano dagli Usa che indicano una maggiore capacità di contagio anche rispetto a chi ha l’immunità ibrida, quindi la variante Kraken è in grado di reinfettare. Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano lo ha spiegato ad Adnkronos.com. Il lato positivo però, secondo Pregliasco, è che le mutazioni non seguono un disegno scientifico del virus. Per ora non abbiamo mai avuto varianti più patogene rispetto a Omicron.
Variante Kraken, è più infettiva?
La variante ‘Kraken’ potrebbe avere una immunoevasività più alta ma occorre aspettare dati più definitivi secondo il virologo. Il virus cerca di contagiare il più possibile. Per questo si deve continuare nella sorveglianza virologica che in Italia si fa poco, secondo Pregliasco. In Usa è boom di contagi e questa sottovariante potrebbe anche arrivare in Europa nel corso del 2023.
Il Covid cambierà nome?
Francesco Vaia, direttore generale dell’Istituto Spallanzani di Roma, fa sapere nel corso di un’inervista che la pandemia per come l’abbiamo conosciuta noi non c’è più. In un documento sottoscritto insieme a tanti altri esperti quasi un mese fa, come Spallanzani, è stato suggerito di chiamare questa malattia non più Covid 19 ma Covid 23, come riporta ilmessaggero.it.
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