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Covid, Crisanti: ‘Riaprire tutto è un rischio inutile’, ecco cosa ha dichiarato il virologo

Covid, Crisanti: 'Riaprire tutto è un rischio inutile', ecco cosa ha dichiarato il virologo. Variante indiana più contagiosa

Covid, Crisanti: ‘Riaprire tutto è un rischio inutile’, ecco cosa ha dichiarato il virologo
Covid, Crisanti: 'Riaprire tutto è un rischio inutile', ecco cosa ha dichiarato il virologo - Foto YouTube

Covid, Crisanti: ‘Riaprire tutto è un rischio inutile’, ecco cosa ha dichiarato il virologo

Secondo il bollettino della Protezione Civile di domenica 30 maggio, sono state registrate 44 vittime a causa del Covid in Italia. Si tratta del dato più basso dal 14 ottobre 2020. I contagi sono stati 2.949. Secondo Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia all’Università di Padova, sono numeri positivi, anche se “ci sono ancora incognite come la durata dell’immunità e le varianti da non sottovalutare”, come riporta notizie.virgilio.it. Vediamo di seguito di cosa ha parlato il virologo. Leggi anche: Coronavirus, da domani riaprono in tutta Italia bar e ristoranti al chiuso: le nuove linee guida

Evitare rischi inutili secondo Crisanti

Andrea Crisanti è docente di Microbiologia all’Università di Padova. Il virologo  si è soffermato sul tema delle riaperture, ma soprattutto sul pericolo varianti. Secondo l’esperto, non bisogna correre rischi inutili. A spaventarlo è la variante indiana, come ha detto in un’intervista a La Stampa. Secondo il virologo la variante indiana sarebbe molto più contagiosa di quella inglese e potenzialmente in grado di rendere ancora più difficile il raggiungimento dell’immunità di gregge. Leggi anche: Riapertura discoteche, il Comitato tecnico scientifico sta per dare l’ok senza limitazioni

Ecco perché è sceso il numero delle vittime

Andrea Crisanti ha spiegato che il calo delle morti è dovuto ai vaccini. Secondo il virologo comunque è sempre meglio guardare i numeri su base settimanale, anche perché questa era una domenica vicina ad un ponte, quello del 2 giugno, festa della Repubblica. Secondo l’esperto ci sarebbe ‘un’evidente sottostima dei contagi. La settimana scorsa abbiamo avuto una media di 150 morti al giorno per poco meno di 5 mila casi. Anche se i decessi si riferissero a contagiati di venti giorni prima i conti non tornerebbero’. Da leggere anche Coronavirus, scoperta in Vietnam una variante che si replica velocemente

La variante indiana

Crisanti ha parlato anche della variante indiana: ‘Nel Regno Unito sono molto preoccupati perchè è molto contagiosa e ci costringerebbe a vaccinare tutti i ragazzi da 15 anni in su, ma ci sono notizie allarmanti come quelle che arrivano dal Cdc, l’agenzia federale americana per la salute, che segnala casi di miocardite nei giovani vaccinati con Pfizer e Moderna’. I casi sarebbero rarissimi e lievi, stando al rapporto.

Il tema delle riaperture

Già lo scorso 18 aprile Crisanti aveva parlato delle riaperture come “una stupidaggine epocale“. A distanza di oltre un mese non ha cambiato idea: “Penso che abbiamo corso un rischio inutile. Se vado in ospedale per un problema vitale e il medico mi propone due strade, un trattamento sicuro per cui bisogna aspettare qualche settimana e uno mai sperimentato ma vantaggioso per motivi economici, scelgo il primo. Dopo 126 mila morti non esiste il rischio calcolato o ragionato, ma solo il rischio inutile“.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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