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Il prof. Barbanti mette in guardia: ‘Non guardate lo smartphone appena svegli. Le conseguenze..’

Il professore Barbanti, neurologo, mette in guardia sul controllare lo smartphone la mattina appena svegli: ecco cosa può succedere.

Il prof. Barbanti mette in guardia: ‘Non guardate lo smartphone appena svegli. Le conseguenze..’
smartphone, Foto Pixabay,com

Il prof. Barbanti mette in guardia: ‘Non guardate lo smartphone appena svegli. Le conseguenze..’

Ormai lo smartphone è diventato un dispositivo di riferimento per la vita di tutti i giorni. Oltre all’utilizzo per uso personale in tanti ci lavorano e quindi sono tante le ore trascorse con il cellulare in mano. Secondo il professor Piero Barbanti, neurologo e Responsabile del Centro Diagnosi e Terapia delle Cefalee e del Dolore dell’IRCCS San Raffaele Roma, l’utilizzo al mattino appena svegli sarebbe dannoso, come riporta ilgiornale.it. Vediamo perché.

Le parole del professore

Il cellulare può avere effetti dannosi sul nostro organismo, perché il cervello è costretto a passare rapidamente da una fase di riposo a una servile, fa sapere il neurologo. Il risultato è quello di provare ansia e stress. Secondo il professore, l’utilizzo immediato del telefono svegli ha conseguenze sul nostro organismo. Equivale a dare troppe informazioni al cervello correre già di prima mattina.

I disturbi

Più di un terzo degli utenti in tutto il mondo afferma di controllare il telefono entro cinque minuti la mattina dopo essersi svegliati, secondo i dati Deloitte. Il 20% controlla più di 50 volte al giorno il cellulare. La dipendenza dagli smartphone è un fenomeno che riguarda tutti. I più colpiti in genere sono gli adulti. I dati riportano una crescita dei disturbi legati alla tecnologia.

La paura

Il professore ha parlato di Fomo, dall’inglese ‘Fear of missing out’.  Significa aver paura rimanere fuori da ogni cosa. C’è il desiderio di essere sempre connessi e partecipi alla vita di tutti. Barbanti fa sapere che l’idea sbagliata è quella di perdere un’opportunità, o di non essere avvertito in tempo. Il neurologo suggerisce di provare a stare una mezza giornata senza wi-fi. Le sensazioni iniziali sarebbero quelle di smarrimento e nervosismo, ma non durerebbero molto secondo il professore.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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