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Monsoni in India: precipitazioni torrenziali hanno causato già diverse alluvioni

di

centro meteo italiano

Sono arrivate le prime piogge legate ai monsoni in India e hanno già provocato diverse alluvioni speciamente nella zona nord orientale.

Monsoni in India: precipitazioni torrenziali hanno causato già diverse alluvioni – 25 giugno 2015 – E’ iniziata la stagione dei monsoni in India, ovvero il periodo delle piogge, in cui il Paese è soggetto a violenti nubifragi e precipitazioni torreziali che terminerà solamente tra ottobre e novembre, quando i venti cambieranno la loro direzione e nella zona inizierà la stagione secca. In questo momento i monsoni da Sud Ovest si sono spinti fino alle zone settentrionali dell’India, portando queste precipitazioni in anticipo rispetto alla media grazie alla presenza di una depressione sopra Gujarat e un’altra area di bassa pressione sopra lo Jharkhand. Queste precipitazioni intense hanno già causato i primi danni, con numerose zone che hanno sperimentato diverse alluvioni.

Monsoni in India precipitazioni torrenziali hanno causato già diverse alluvioni

Sono arrivate le prime piogge legate ai monsoni in India e hanno già provocato diverse alluvioni speciamente nella zona nord orientale. Fonte: @BinaNepram

La stagione dei monsoni è quindi iniziata in India, portando precipitazioni torrenziali che si sono riversate sul Paese: nei giorni scorsi questi rovesci avevano causato diverse alluvioni nella zona di Mumbai, ma anche in altre parti dell’India, come nell’estremo Nord Est, nella regione di Assam, dove 72 cittadine risultano ancora sott’acqua per via delle alluvioni provocate dall’arrivo dei monsoni. Diversi fiumi sono esondati, uccidendo anche tre persone, e hanno sommerso più di 700 villaggi in 15 distretti: le alluvioni poi non sono terminate, con le precipitazioni portate dai monsoni che sono solo all’inizio. La situazione è quindi ancora critica soprattutto nell’India nord orientale, dove ancora oggi quasi 200 persone non possono tornare alle loro abitazioni e più di 1600 ettari di campi coltivati sono andati distrutti.

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