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Venerdì 15 Marzo
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Gli scienziati svelano la prima immagine diretta di un esopianeta: ecco quanto dista dalla Terra

Si chiama Beta Pictoris c e dista poco più di 60 anni luce dalla Terra: ecco le caratteristiche di questo affascinante esopianeta

Gli scienziati svelano la prima immagine diretta di un esopianeta: ecco quanto dista dalla Terra
Foto Pixabay

Un nuovo esopianeta a 63 anni luce dalla Terra

La costante ricerca di vita nello Spazio continua imperterrita. L’esplorazione dell’Universo attraverso i mezzi a nostra disposizione, quali telescopi, sonde e apparecchiature complesse rappresenta l’unico modo (attualmente) per individuare nuove opportunità biologiche al di fuori del Sistema Solare. Una delle scoperte più recenti, in particolare, riguarda l’individuazione di un esopianeta a soli 63 anni luce di distanza dalla Terra. Si tratta di una misura relativamente contenuta, specie se si considera che un esopianeta non è altro che un corpo celeste appartenente a un sistema stellre differente dal nostro (ossia il Sistema Solare). IL 2 NOVEMBRE LA TERRA SARÁ SFIORATA DA UN ASTEROIDE GIGANTE: ECCO COSA SUCCEDERÁ

L’osservazione attraverso gli strumenti moderni

Per definizione, infatti, si parla di “esopianeta” quando ci si riferisce a un corpo celeste che orbita attorno a una stella diversa dalla nostra, il Sole. La novità relative alla scoperta recente è data dal fatto che, perlomeno sino a questo momento, gli esopianeti erano stati solamente teorizzati, senza che immagini derivanti dall’osservazione potessero suffragare la teoria planetaria (di per sé confermata anche senza l’ausilio di immagini). In questo caso, però, grazie agli strumenti tecnologici moderni è stato possibile misurare sia la massa dell’esopianeta osservato che la sua luminosità, fornendo una quanità notevole di nuovi dati sulla sua costituzione. SCOPERTO UN MEGA BUCO NERO CHE HA INGHIOTTITO SEI GALASSIE: ECCO I DETTAGLI

L’età di Beta Pictoris c

L’esopianeta oggetto di studio è stato denominato Beta Pictoris c, appartenente alla categoria dei giganti gassosi. Ruota intorno a una stella che, non a caso, prende il nome di Beta Pictoris, corpo celeste giovane (“appena” 23 milioni di anni) e particolarmente luminoso. Per dare un’idea della sua giovane età, si tenga presente che sia la Terra che la Luna hanno entrambe più di 4 miliardi di anni. Inoltre gli scienziati hanno precisato che attorno a Beta Pictoris è presente una quantità notevole di detriti stellari, altro “sintomo” di formazione celeste relativamente recente. AVVISTATO METEORITE CHE “RIMBALZA” NELL’ATMOSFERA: ECCO COSA SIGNIFICA

Il metodo della velocità radiale

Beta Pictoris c è stato scoperto attaverso il cosiddetto metodo della velocità radiale, avente come oggetto le teorie (queste già confermate da tempo) relative al movimento delle stelle lungo il loro asse. Ogni stella, infatti, nonostante abbia pianeti in rotazione orbitale attorno ad essa, non rimane ferma “sul posto”, ma tende a oscillare. L’oscillazione comporta una sorta di distorsione dei fasci luminosi prodotti dalla stella stessa, una distorsione che sarà tanto più ampia quanto sarà più ampia la massa degli esopianeti in rotazione orbitale. In un primo momento si riteneva che la luce della stella Beta Pictoris fosse deviata da Beta Pictoris b, ma la massa di quest’ultimo non coincideva con i dati rilevati dagli scienziati. Indagando sul “mistero”, dunque, si è giunti alla scoperta di Beta Pictoris c, la cui massa coinciderebbe con i valori della distorsione prodotta nei confronti della luce della sua stella ospite (Beta Pictoris, per l’appunto).

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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